cronaca

Orvieto colpita da un altro grave lutto. Perde la vita sull'A1 il giovane Francesco Satolli

lunedì 23 giugno 2008
Colpita da un altro grave lutto, che lascia profonda impressione tra gli abitanti, la città di Orvieto. Ha perso infatti la vita in un incidente stradale, verso le cinque del mattino di domenica, il trentenne orvietano Francesco Satolli, figlio del noto architetto e studioso di storia dell'arte Alberto Satolli. Difficile, per il momento, ricostruire la dinamica dell'incidente - sulla quale sta indagando la Polizia stradale di Arezzo - avvenuto sull'A1 a nord di Chiusi. Il giovane, che si trovava alla guida della sua Citroen Saxo, è stato violentemente tamponato da un Tir mentre stava procedendo molto lentamente, forse mentre si stava dirigendo verso la corsia di emergenza, non si sa se per un colpo di sonno, un malore o un guasto dell'auto. Era in viaggio proveniente da Piediluco, dopo aver suonato con il suo sax contralto in occasione di una notte bianca organizzata in quella località. La salma si trova, a disposizione dell'autorità giudiziaria, presso l'Ospedale di Nottola. Laureato in Archeologia all'Università di Siena, Francesco Satolli aveva partecipato a numerose campagne di scavo a Campo della Fiera, accanto ai professori Simonetta Stopponi e Claudio Bizzarri, e stava lavorando al dottorato in Archeologia Medievale presso l'Università di Viterbo. Brillante negli studi, da sempre lo aveva accompagnato anche una forte e rigorosa passione per la musica, in particolare per il jazz, di cui era un amato e apprezzato esecutore.