cronaca

Pendolari: tempi duri in arrivo. Subito i primi disagi, il peggio nel 2009

martedì 1 aprile 2008
Tempi sempre più duri per i pendolari, in tutta Italia e naturalmente anche a Orvieto. Lo ha messo in evidenza, con una dettagliata analisi, la Sinistra Arcobaleno incontrando i pendolari orvietani. Infatti, mentre il pendolarismo è in crescita ovunque (13 milioni di utenti pendolari in Italia), le Ferrovie non hanno saputo rispondere adeguatamente al fenomeno e alla tipologia della domanda. Per i 1200 pendolari che che ogni giorno gravitano intorno alla stazione di Orvieto per recarsi verso Roma o Firenze i disagi si aggraveranno già a partire dal prossimo 7 aprile, con l'abolizione dell'IC 577 delle ore 9.58 da Orvieto per Roma e l'IC 596 delle ore 18.55 da Roma per Orvieto. Ma il peggio verrà dal prossimo anno, con l'introduzione dell'Alta velocità a pieno regime tra Napoli e Milano (1 treno ogni 15 minuti a 300 Km/h), quando non sarà più possibile l'accesso sulla Linea Direttissima e il servizio pendolari sarà garantito dai soli Regionali, con percorrenza per Roma non inferiore ad 1 ora e 50 minuti. Sempre a causa dell'introduzione dell'Alta velocità, i treni regionali saranno attestati a Roma Tiburtina, con un ulteriore aggravio di costi e di tempi per chi ne usufruirà, considerando che è più decentrata rispetto a Roma Termini. Da tener presente, oltretutto, che tenendo conto dei tempi di percorrenza i pendolari già è come se lavorassero mediamente un mese e mezzo in più all'anno, spendendo quasi uno stipendio in mezzi di trasporto. "Si torna indietro di molto - commenta Sinistra Arcobaleno; - nel 1939 il treno più veloce tra Roma e Orvieto impiegava 1 ora e 26 minuti. Le Ferrovie, la più importante leva per lo sviluppo del Paese, sono al collasso. Ad Orvieto, pur con tutti gli attuali disagi, viviamo ancora una realtà accettabile, ma l'emergenza è alle porte anche da noi ed è solo questione di tempo".