Scritte diffamatorie contro il Sindaco a Ficulle. Scontro a suon di lettere e denunce

Clima di tensione e di litigi a Ficulle, dove il sindaco in carica, Bernardino Ciuchi, è oggetto di una campagna denigratoria che, a suon di scritte notturne sui muri, prontamente rimosse o occultate dagli operatori comunali, lo invita alle dimissioni e lo fa oggetto di offese anche a carattere personale. Ad innescare la campagna diffamatoria, a cui Ciuchi ha reagito presentando un esposto-denuncia all'autorità giudiziaria, riservandosi di integrarlo di nuovi elementi visto che le scritte ingiuriose non cessano, sono stati due eventi che hanno creato o minacciano di creare spiacevoli risvolti di ordine sociale ed economico. Presa malissimo dagli abitanti la chiusura dell'unica pompa di benzina del paese, che non può più stare, per motivi di sicurezza, nel centro abitato dove era allocata. Ora gli abitanti devono rifornirsi di carburante altrove, Fabro od Orvieto, e la soluzione non è semplice e tanto meno immediata perché, come spiegano i gestori dell'impianto, Gino e Paola Cerri, non esiste una diversa previsione neanche nel piano regolatore. L'altro fatto che ha provocato reazioni spiacevoli è l'apertura imminente di un discount Eurospin nella zona artigianale che sta sorgendo al confine con Fabro, circostanza vissuta da alcuni come una vera e propria minaccia per le piccole attività commerciali del paese, che conta 1.600 abitanti. Ma il sindaco pensa che, oltre a questi motivi contingenti, ci sia dell'altro, e che sul fuoco soffi – come scrive in una lettera inviata ai cittadini - “chi, da tempo e in modo sistematico, sta portando avanti una campagna di delegittimazione fatta di falsità, menzogne, ingiurie, per rancori e interessi personali". In questa incandescente atmosfera, che vede il piccolo borgo contrapposto e diviso, a guadagnarci sono solo le Poste Italiane, per le lettere che sia il primo cittadino, sia i gestori del distributore, sia un velenoso anonimo, hanno fatto pervenire in questi giorni a tutti i residenti.