cronaca

Bella affermazione per l'orvietano Gian Marco Fusari, vincitore del Premio Nazionale Musica d'Autore

martedì 24 aprile 2007
Davvero una bella affermazione per il noto cantante e musicista orvietano Gian marco Fusari, affettuosamente detto "Giaccio", che ha vinto il Premio Nazionale Musica d'Autore - Cantautori Bitontosuite, svoltosi sabato 21 aprile nella splendida cornice del teatro “Tommaso Traetta”. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Bitonto e organizzato dalla VS Records etichetta discografica indipendente in collaborazione con l’associazione Cenacolo. La giuria di qualità, presieduta dal critico musicale della Rai Dario Salvatori e composta da Andrea Gargiulo, pianista, Marco Laccone, editore musicale, e Cinza Tommasi, cantante e amministratore del megazine di cultura SingCity, ha individuato i cinque finalisti tra i dieci in gara nella serata di venerdì 20 Aprile: Francesco Adessi di Trani (BAT), Francesco Recchia in arte Keccoré di Gioia del Colle (BA), Vittorio Merlo di Milano con residenza nel Lussemburgo, Gianmarco Fusari di Orvieto (TR), l’autrice Paola Capone di Roma insieme all’interprete Elisa Ghilardi. La Giuria di qualità ha assegnato il Premio a Gianmarco Fusari di Orvieto, che ha presentato: “La scatola dei soldatini” e “Bolero nero”. Nella stessa serata è stato consegnato il Premio della critica “Giuseppe Traetta” a Paola Capone, (autrice della parte musicale e letterale di Lucca), in gara con i brani “Eri” e “Aperta parentesi” interpretati da Elisa Ghilardi & Band. Il Premio della critica è stato assegnato da una giuria di giornalisti: Piero Ricci (Repubblica – Bari), Mina Sinibardi (Barisera – Controradio) Michele Casella (Corriere del Mezzogiorno), Valentino Losito (Gazzetta del Mezzogiorno). In rassegna sul palco di Cantautori Bitontosuite, si sono esibiti Emilio Garofalo accompagnato alla chitarra da Marco Cotugno e Alessandro Robles, esibitosi con Francesca Modugno al pianoforte. Gian Marco Fusari ha fondato con Andrea Caponeri, affettuosamente detto "Kappa", il duo "Gli sprassolati", ben noto ai giovani e meno giovani orvietani che amano e seguono le band locali. Un riconoscimento certamente personale questo del Premio vinto a Bitonto, ma anche un omaggio alla grande vivacità della musica giovanile orvietana, che rappresenta una delle migliori risorse creative e di aggregazione della nostra città e che è, certamente, troppo poco appoggiata e incoraggiata. Speriamo che questo successo, oltre che al nostro valido cantautore, serva anche a sensibilizzare maggiormente le istituzioni a valorizzare questa importante e fitta realtà dei nostri gruppi musicali.