cronaca

Un ingegnoso sistema per rubare elemosine: due uomini e una donna fermati in Corso Cavour dagli agenti del Commissariato

domenica 19 novembre 2006
Rubare elemosine non è un reato originale, ma comunque è ancora in uso, e non solo fra “ragazzotti”. Sono stati fermati nella serata dello scorso venerdì, dagli agenti del Commissariato di Polizia di Orvieto, due uomini e una donna, rispettivamente di 39, 38 e 28 anni, che avevano con sé tutto l'armamentario per compiere questo furto non possiamo dire “vecchio quanto il mondo”, ma di certo vecchio quanto le elemosine della chiesa. I tre sono stati notati in Corso Cavour dalla squadra volante del Commissariato di PS perché, per il loro fare, apparivano sospetti. Procedendo a un primo controllo dei documenti, i tre risultavano tutti della zona e tutti con precedenti per reati contro il patrimonio o in materia di stupefacenti. Venivano quindi condotti negli uffici del Commissariato e sottoposti ad un più approfondito accertamento, dal quale risultavano in possesso di alcuni metri di fettuccia metallica avvolgibile sulla quale era stata spalmata della colla per renderla adesiva: questa la tecnica usata per far aderire il denaro sulla fettuccia introdotta nelle cassette delle elemosine. Gli uomini della P.S. Rinvenivano e sequestravano, a norma di legge, anche pilette a fasci laser delle dimensioni di un portachiavi, un accendino ed un cartellino di piccole dimensioni multiuso, un rotolo di nastro adesivo. Da un esame dei dati provenienti dal terminale emergeva che uno dei due uomini, pochi giorni fa, era stato denunciato per furto di banconote consumato all’interno di cassette usate per le offerte religiose presso la basilica “Santa casa di Loreto”, particolare dal quale non è stato difficile dedurre la possibile destinazione d’uso dell’armamentario. I tre sono stati tutti denunciati all'autorità giudiziaria per possesso di grimaldelli.