cronaca

Un po' di arancione, un po' di emozione: nuovo look per la sede dei DS orvietani in Via Pianzola

domenica 18 giugno 2006
Confort, spazi interni rivisitati e ampliati, pareti candide, arredamento caldo e solare tutto giocato sui toni dell’arancio e dell’azzurro. E’ stata inaugurata nel tardo pomeriggio di venerdì 16 giugno la ristrutturata sede dei Democratici di Sinistra in Via Pianzola a Orvieto. A tagliare il nastro il segretario della Direzione Regionale Fabrizio Bracco, il coordinatore dell’Unione Intercomunale Giorgio Posti e il segretario dell’unione Comunale di Orvieto Marino Capoccia. Presenti, a festeggiare dal Regionale, anche Paolo Baiardini e Piero Mignini; e poi gran parte dello staff dei Democratici di Sinistra dell’Orvietano, molti iscritti e qualche simpatizzante. La storica sede orvietana di Via Pianzola fu acquistata, come ha ricordato Giorgio Posti, tra il 1957 e il 1958 “con il contributo e i sacrifici di molti compagni, al prezzo di circa due milioni e mezzo di lire nell’epoca in cui si guadagnavano mediamente 25 mila lire al mese”. Si ristrutturarono, allora, il pianterreno che era una stalla, e il primo piano senza troppo intervenire sulla divisione dei locali. La nuova ristrutturazione ha invece abbattuto alcune pareti e ricavato così un grande spazio per un ufficio comune e due uffici di minori dimensioni; è stata inoltre ristrutturata la mansarda dove è stata realizzata un’accogliente sala riunioni per circa 20 persone. Il segretario regionale Fabrizio Bracco, oltre a congratularsi per gli accoglienti spazi – viviamo nel mondo dell’immagine, ha detto, una sede ben sistemata e ben messa è la spia della condizione di salute del partito – ha ricordato come tutte le sedi umbre di proprietà, venti, siano state acquistate negli anni ’40 e ’50 grazie ai sacrifici degli iscritti. “Sono luoghi simbolici – ha sottolineato, un patrimonio significativo del partito. Auguro la classica bonne chance e ringrazio il direttore dei lavori Marco Frizza.” Non sono poi mancati, da parte del segretario regionale, passaggi politici, con l’esortazione a mobilitarsi per il referendum definito “subdolo” del 25 e 26 giugno e un riferimento ai nuovi impegni che si impongono, dopo la recente svolta delle politiche, per il governo del paese e delle città. Un cenno anche allo sbocco ormai prossimo del cammino intrapreso, alla fine degli anni ’80 e negli anni ’90, per la costruzione del nuovo soggetto riformista. Un augurio è andato ai Ds orvietani anche per l’imminente avventura della triplice festa dell’Unità, che decollerà giovedì 22 e sarà contemporaneamente la Festa diessina dell’Orvietano, dell’Unione Regionale e las Festa Nazionale sull’Europa. Un bel momento di emozione ha infine attraversato tutti i presenti quando il 93enne Attilio Cerchecci, leggendario compagno della Rocca presente con la moglie Elena, ha donato al partito un suo quadro dipinto nel 1945, “all’epoca – ha affermato – in cui nei campi si lavorava tutti insieme, come in questo quadro che rappresenta la vecchia mietitura; in cui forse c’erano meno particolarismi e più amore. Un amore che ci vuole, che dovrebbe ritornare”.