cronaca

Nel Vanoi esperienze a confronto per l'Ecomuseo dell'Orvietano

giovedì 23 febbraio 2006
Nei giorni scorsi, una delegazione di tecnici e di amministratori dei comuni dell’orvietano, insieme a una rappresentanza della Provincia di Terni, della Comunità Montana Monte Peglia Selva di Meana e ai tecnici e agli operatori che hanno curato i lavori preliminari, propedeutici alla realizzazione dell’ecomuseo del paesaggio dell’Orvietano, si sono recati in Trentino, nel Vanoi, ospiti dell’Amministrazione di Canal San Bovo. Questo comune montano, di circa 1500 abitanti, si trova esattamente al centro della Valle del Vanoi, il cuore verde del Trentino. Lo scopo dell’ incontro tra l’amministrazione trentina e quelle orvietane è stato quello di mettere in relazione e a confronto le esperienze maturate nella realizzazione di una iniziativa comune l’ecomuseo. La prima esperienza infatti, quella del Vanoi, racconta una realtà già consolidata; la seconda, quella umbra, è invece tuttora in fase di realizzazione. L’incontro è stato possibile grazie all’impegno dell’ dall’architetto Fiorenza Bortolotti, consulente dell’ecomuseo del Trentino ed animatrice di quello dell’Orvietano. Nel corso dello scambio, venerdì 17 febbraio presso il parco del Paneveggio a Pale di San Martino (TN), la delegazione Umbra si è incontrata con il Sindaco di Canal San Bovo che si è dichiarato felice ed onorato di ricevere gli ospiti Umbri, cogliendo l’occasione per un confronto proficuo e produttivo tra le due amministrazioni, e ricordando ai presenti non solo il comune impegno nel progetto dell’ecomuseo, ma anche la comune realtà amministrativa nella gestione di aree naturali protette. Il Presidente della Comunità Montana Giorgio Posti si è dichiarato felice ed onorato dell’ospitalità dei colleghi Trentini. Alle ore 20,30 poi, presso la Casa dell’Ecomuseo di Canal San Bovo, la Provincia di Terni ha presentato il “Manuale del facilitatore ecomuseale” realizzato da un comitato tecnico della provincia di Terni e volto a formare il personale idoneo a redigere le mappe di Comunità, che rappresentano il primo importante e necessario passaggio per la realizzazione dell’ecomuseo. L’incontro è proseguito con una visita alle strutture ecomuseali già realizzate: la stanza del sacro, il museo della guerra, quello delle arti e dei mestieri e una visita ad un’antica segheria veneziana ad acqua, rimessa perfettamente in funzione. Entrambe le Amministrazioni si sono dichiarate soddisfatte dall’incontro, che ha messo a confronto due realtà paesaggistiche ed ambientali assai diverse ma unite dagli stessi intenti: la conservazione e la valorizzazione dell’ambiente, vera e grande ricchezza dei nostri luoghi.