cronaca

Brillante operazione internazionale dei Carabinieri: sgominata una banda rumena di rapinatori

martedì 21 febbraio 2006
di laura
Molti ricorderanno la rapina pluriaggravata compiuta, il 3 aprile del 2005, a Montegabbione. Uno degli episodi più gravi di malavita del trascorso 2005 , per l'audacia e la ferocia dimostrata dai malviventi: tre rapinatori in calzamaglia che, dopo essersi introdotti di notte, rompendo una finestra, in una villetta di Montegabbione, abitata dall'imprenditore Giampaolo Magni e dai suoi familiari, avevano svegliato e percosso i tre proprietrari - moglie, marito e figlio - minacciandoli e colpendoli anche con un cacciavite, fino a farsi consegnare 60 mila euro (che dovevano servire per le paghe degli operai del Magni) e gioielli di consistente valore. Infierendo ulteriormente, anche per avere il tempo di fuggire e di mettersi al sicuro, i malviventi avevano poi lasciato i tre malcapitati legati e con le bocche tappate da nastro adesivo, aggiungendo, al reato della rapina pluriaggravata e dell'associazione a delinquere, anche il sequestro di persona. Dopo mesi di accurate indagini, in cui ci si è avvalsi anche degli accertamenti del Ris di Roma, di un paziente lavoro su varie intercettazioni telefoniche e della collaborazione della Polizia rumena, il reparto operativo dei Carabinieri di Terni e i nuclei operativi dell'Arma di Orvieto e di Montegabbione sono riusciti a risalire alla banda rumena responsabile dell'accaduto e a trarre in arresto, su ordinanza di custodia cautelare del Gip Gian Luca Forlani, tre dei sei indagati, appartenenti a un'organizzazione rumena che organizzava, da una base operativa posta in Romania, rapine a livello internazionale su vasta scala, avvalendosi di basisti e complici inviati nei luoghi e nelle situazioni prese di mira. Le dinamiche della rapina di Montegabbione e dell'operato della banda in generale sono state rese note oggi, in una conferenza stampa, dal Procuratore Capo del Tribunale di Orvieto Calogero Ferrotti, alla presenza del comandante del nucleo dei Carabinieri di Orvieto, capitano Andrea Lachi, del comandante dell'Arma di Montegabbione e di altro personale locale dell'Arma che ha collaborato alle indagini. Nel caso dell'efferata rapina di Montegabbione, il gruppo promotore rumeno si era avvalso di un basista - un tagliaboschi rumeno alle dipendenze dell'imprenditore - che aveva fornito indicazioni preziose, dei tre malviventi che avevano operato in concreto il misfatto e di una donna - una badante residente a Città della Pieve - che aveva fornito molto del supporto necessario per organizzare e portare a termine la fruttuosa aggressione. La donna, M.G.M., di 28 anni,nata a Balan, è stata arrestata insieme a due dei cinque complici: T.M.R, di Sibiu, anch'egli 28enne, e a un altro rumeno originario della stessa Sibiu, D.I. di 31 anni. Sono tuttora ricercati, attraverso indagini internazionali, M.S. di Balan, 27 anni, T.S. di Ramnicu Valcea, 30 anni, e N.F. di Bucarest, 26 anni. Una bella operazione, che incrina l'operato di una pericolosa banda internazionale e spera di assicurare alla giustizia, attraverso le ricerche non ancora concluse, l'intera organizzazione. Nella foto il Procuratore Ferrotti, il capitano Lachi e il tenente Marzo.