cronaca

Solidarietà dei pendolari umbri alle persone coinvolte nell'incidente di Roccasecca. Posto con forza il problema sicurezza

mercoledì 21 dicembre 2005
Il Coordinamento dei Comitati Pendolari Umbri esprime la propria solidarietà a tutti coloro che sono stati coinvolti nell’incidente ferroviario avvenuto ieri, 20 dicembre, nella stazione di Roccasecca.
Nello stesso tempo il Coordinamento si interroga sull'effettiva sicurezza dei viaggiatori umbri, vista la quasi totale mancanza di manutenzione dei materiali rotabili e della sconcertante politica di riduzione del personale di bordo.
”Si ignora tra l'altro – afferma il Coordinamento in un comunicato - che gli stessi dipendenti Trenitalia e RFI hanno più volte manifestato pubblicamente, scioperando, la loro seria preoccupazione al riguardo di una sicurezza tanto pubblicizzata ma mai garantita: l’episodio di ieri ne è l’ennesima dimostrazione. Quotidianamente migliaia di persone utilizzano un servizio inadeguato e ad un passo dal collasso: treni fatiscenti, affollati, linee ferroviarie inadeguate e viaggi che accumulano ritardi su ritardi mentre i viaggiatori vengono abbandonati a se stessi in una totale disinformazione e disorganizzazione.”

Delle cattive condizioni di viaggio dei pendolari e dell’inadeguatezza dei servizi forniti da Trenitalia e RFI in generale, e in particolare per quanto riguarda i pendolari che fanno riferimento al bacino che confluisce nella stazione di Orvieto, si era fatto portavoce al Forum Civico orvietano del 16 dicembre Mario Valentini, che insieme a Fabiola Di Loreto rappresenta, nel Coordinamento umbro, i pendolari dell’Orvietano.
“La più numerosa categoria di occupati – sono stati definiti i pendolari da Valentini – quasi sempre costretta a lavorare altrove proprio per l’alto livello di competenza e specializzazione delle tipologie di occupazione ricoperte, non presenti sul territorio; le cui attese restano ancora e sempre senza risposte per una netta scelta dell’azienda ferroviaria volta a privilegiare l’alta velocità.”

Un altro episodio di protesta dei pendolari dell’orvietano si era avuto nella mattina di lunedì 19 dicembre, mattinata di generali e consistenti ritardi, fino a 50 minuti, dovuti al freddo che aveva ghiacciato gli scambi ferroviari. Cosa che aveva indotto i numerosi pendolari bloccati alla stazione di Orvieto a dichiarare che o non funzionano i sistemi elettronici che dovrebbero controllare le temperature degli scambi, o sono usurati e non si bada alla loro manutenzione. In ogni caso l’ennesima prova – aveva affermato la referente Fabiola Di Loreto – che Trenitalia non si cura della sicurezza e non vi investe.

Tornando sull’argomento in occasione dell’incidente di Roccasecca il Coordinamento dei pendolari umbri torna a chiedere “un interessamento e un intervento serio da parte delle istituzioni locali, volto alla risoluzione delle problematiche e soprattutto alla verifica dell'effettiva sicurezza dei cittadini che utilizzano il servizio ferroviario.”