cronaca

La domenica di Orvieto con Gusto

sabato 1 ottobre 2005
Archiviata la prima giornata di “Orvieto con gusto”: all’insegna del cosmopolitismo, della cultura e del buon bere.
Molto belle le mostre inaugurate al Palazzo del Gusto (aperte tutti i giorni sino al 9 ottobre) con l’esibizione di ceramiche, dipinti, fotografie e di oggetti dall’inesplicabile fascino ancestrale: i tamburi lapponi.
Questi strumenti musicali, dalla forma ovoidale e schiacciata, venivano utilizzati dagli sciamani per presagire il futuro o per invocare la protezione degli spiriti sui pescatori o sulla battuta di caccia. Realizzati con pelle di renna, un tempo venivano dipinti con corteccia di salice o sangue di animale.
I tamburi lapponi – che erano riccamente decorati con simboli magici - scomparvero nel 1600 in quanto ritenuti dall’ortodossia riformata oggetti pagani. L’arte dei tamburi č stata recuperata tuttavia nel Novecento, grazie all’ausilio degli studi antropologici e iconologici. A Orvieto sono in mostra oggetti realizzati da due bravissime artiste: Pirjo Saarinen e Leila Dirvela.

Il programma di domenica 2 č nuovamente dedicato al vino e alle mostre al Palazzo del Gusto.
Da segnalare, l’Enoteca “Bacco sotto le stelle” nell’ex Chiesa di San Rocco che a partire dalle 18.00 mette in degustazione, oltre alle etichette delle Strade dei Vini dell’Umbria anche nove differenti interpretazioni del terroir della Strada dei Vini Astesana. Si tratta di prodotti – Barbera, Brachetto d’Aqui, Roero Arneis, Moscato d’Asti – particolarmente rappresentativi e capaci di offrire un piacevolissimo compendio aromatico e gustativo di questa area del Piemonte.
Per i piů esigenti, alle 19.00 a Palazzo dei Sette, la Strada dei Vini Astesana propone un’ulteriore sequenza di etichette in degustazione guidata.

Anche domenica sera, i ristoranti aderenti all’iniziativa “Orvieto a tavola” propongono un ricco menů sul tema degli orti.

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