cronaca

Forse racket e usura legati al rogo del forno. Confcommercio invita ad alzare la guardia

martedì 26 luglio 2005
Novità rispetto all’incendio del forno di panetteria e pasticceria napoletana all’angolo di Via Beato Angelico e Piazza Ippolito Scalza, verificatosi nel pomeriggio di domenica e che ha praticamente distrutto il locale.
Le indagini in corso avevano lasciato aperte, in un primo momento, tutte le ipotesi, da quella accidentale a quella dolosa. Ormai sembra però prevalere quest’ultima, a causa di un biglietto di minacce che il proprietario avrebbe trovato sotto la saracinesca del negozio, al momento dell’apertura mattutina, una quindicina di giorni fa. Né si esclude il fatto che l’episodio, quasi certamente legato a un giro di racket, possa essere connesso anche alle indagini che in questi giorni si stanno facendo riguardo al giro di usura che ancora una volta compare sulle cronache della città e sul quale la finanza sta indagando in questi giorni.
A questo proposito Confcommercio invita ad alzare la guardia, evidenziando che i dubbi suscitati sia dal rogo dell’esercizio commerciale, sia dai casi di usura presenti in città, testimoniano del fatto che Orvieto non è, purtroppo, un’isola felice e di come sia necessario impegnarsi insieme: le istituzioni e le forze dell’ordine per un maggiore controllo dei circuiti economici, gli imprenditori per una maggiore collaborazione con chi è chiamato a tutelarli. Il presidente della Confcommercio orvietana Giuseppe Santi sottolinea che forse, in un momento di recessione e quindi, per alcuni, di crisi finanziaria, molte aziende possono risultare vulnerabili rispetto a chi offre soldi facili da prendere, ma poi molto difficili da restituire. Invita dunque i soggetti eventualmente in difficoltà a rivolgersi, piuttosto che alle “pseudo finanziarie o allo strozzino della porta accanto”, alle strutture di assistenza finanziaria di cui anche Confcommercio dispone.