cronaca

L'Unione Agricoltori preoccupata per l'aumento di selvaggina nelle campagne

venerdì 22 luglio 2005
L’Unione Agricoltori di Orvieto, diffondendo un comunicato stampa del Presidente Roberto Poggioni, esprime preoccupazione per l’aumento della presenza di selvaggina, in particolar modo di cinghiali, nelle campagne del Comprensorio orvietano, presenza anomala che, con l’avvicinarsi del periodo della raccolta delle uve e di altri prodotti agricoli, potrebbe determinare situazioni pregiudizievoli per la stagione a venire.
L’auspicio è quello di un intervento delle autorità competenti per risolvere, o quanto meno per ridurre, i danni previsti.
L’Unione Agricoltori sottolinea che il risarcimento danni, in ogni caso sempre sottostimato, non è assolutamente da considerare come rimedio al problema, in quanto un compenso monetario non può certo sostituire la produzione. Per i produttori infatti, al di là del danno economico, l’esigenza importante è soddisfare la domanda di mercato, che sola garantisce il mantenimento della clientela acquisita.
Secondo Confagricoltura sarebbe opportuno anticipare l’apertura dell’attività venatoria al 1° settembre 2005 (anziché il 1° ottobre), tuttavia una soluzione potrebbe essere quella di autorizzare i proprietari, o chi per loro, a cacciare gli animali all’interno delle proprie aziende. Solo in questo modo, infatti, si avrebbe la possibilità di ridurre ragionevolmente il numero della selvaggina e di proteggere i raccolti: in questo caso non si tratterebbe di “attività venatoria” ma di un intervento di salvaguardia delle produzioni.
Confagricoltura sottolinea anche che non bisogna trascurare, nel problema, anche il profilo dell’ordine pubblico, vista la pericolosità che questi animali hanno per l’incolumità delle persone che vivono e lavorano nelle campagne.