cronaca

Parte la campagna di comunicazione di Orvieto Città Cardioprotetta, progetto dell'associazione Amici del Cuore

giovedì 21 luglio 2005
Il progetto Città Cardioprotetta, nato per opera dell'Associazione degli Amici del Cuore di Orvieto per proporre un modello di trattamento dell'arresto cardiaco nel territorio che vedrà in Orvieto la sua sperimentazione, è ormai pronto a prendere il via. Da domani, venerdì 22 luglio, i primi manifesti affissi nei vari punti della città presenteranno agli orvietani l'intento di trasformare Orvieto in una città cardioprotetta dall'arresto cardiaco dagli stessi cittadini e, in particolare, segneranno con la campagna di comunicazione l'inizio ufficiale del progetto stesso, che diventerà operante a tutti gli effetti dal mese di settembre, con varie iniziative e con i corsi per insegnare ai cittadini che aderiranno le tecniche di rianimazione cardiopolmonare.
L'arresto cardiaco, questo evento drammatico che, non trattato tempestivamente, si trasforma in pochissimi minuti in morte improvvisa, incide in Italia con circa 50 mila casi ogni anno. Colpisce spesso ai primissimi momenti di un infarto del miocardio, ma può colpire senza preavviso persone sane come atleti importanti e clinicamente controllati. Si tratta di un fenomeno quantitativamente rilevante che può manifestarsi dovunque, e pertanto anche fuori delle strutture sanitarie, con un 50% degli arresti cardiaci e quindi delle morti improvvise a domicilio: il 33% sul posto di lavoro, il 12 % per strada, il 5% durante le attività ricreative.
Nell'arresto cardiaco la persona cade improvvisamente a terra, pallida, incosciente e senza polso e respirazione. E' necessario agire, ed agire con la massima tempestività, visto che dopo 4-6 minuti di arresto cardiocircolatorio iniziano i danni cerebrali che divengono danni irreversibili dopo solo 10 minuti.
E' nel territorio dunque, e più precisamente nel luogo dell'arresto cardiaco, che bisogna trovare le modalità di intervento per trattare l'arresto cardiaco nei tempi utili. Solo la presenza di testimoni esperti nella rianimazione cardiopolmonare al momento dell’arresto cardiaco può dare la speranza che l'arresto cardiaco sia trattato. E solo dalla densità dei testimoni esperti nella rianimazione cardiopolmonare attraverso corsi qualificati e qualificanti, nasce la maggiore o minore possibilità di poter guadagnare quel tempo da spendere nell'attesa della terapia dell'arresto cardiaco, sia che si verifichi a domicilio, sia nel posto di lavoro che per strada. esperti nella rianimazione cardiopolmonare Il tentativo di soluzione all'arresto cardiaco per gli Amici del Cuore di Orvieto consiste nella formazione e nell'addestramento di un numero molto elevato di laici rianimatori di primo soccorso, cioè di comuni cittadini capaci di svolgere tutte le manovre della catena della sopravvivenza: dall'allarme, al massaggio cardiaco, alla respirazione artificiale fino, magari, alla defibrillazione precoce, in attesa di poter consegnare al pronto soccorso un paziente vivo e senza i danni cerebrali propri dell'arresto cardiaco prolungato e non trattato.
E' con grande emozione che L'associazione Amici del Cuore di Orvieto dichiara di aver elaborato e promosso con grande entusiasmo ed emozione il progetto che può trasformare Orvieto nella prima città cardioprotetta al mondo, e in una comunità altrettanto unica i suoi cittadini.
Riportiamo in notizia correlata il saluto del dottor Giampiero Giordano, presidente degli Amici del Cuore di Orvieto, comparso anche sul sito www.cittacardioprotetta.org

La lettera di avvio alla città cardioprotetta del Presidente degli Amici del Cuore dottor Giordano