cronaca

Ecosviluppo. Nasce l'associazione interregionale La Renara

martedì 12 luglio 2005
Ancora una realtà che ha come scopo la salvaguardia e la valorizzazione dell'ambiente. Si tratta di una nuova associazione "La Renara-Per l'ecosviluppo del territorio", che aggrega cittadini di Orvieto, Castel Giorgio, Acquapendente, e anche di altri comuni umbri e del Viterbese, con l'intento di attivarsi per la salvaguardia e la valorizzazione della Z.R.C. (Zona Ripopolamento e Cattura) denominata "La Renara" e dei territori limitrofi.
Partendo dal valore concreto dell'ecosistema della Renara, dovuto alle caratteristiche naturali, rurali e paesaggistiche del luogo, l'associazione aspira a diventare un punto di riferimento per tutti coloro che, in maniera propositiva, sentono l'esigenza di dare il proprio contributo per promuovere una cultura ecologica.
Tra i primi atti della neonata associazione, è stato chiesto formalmente alla Provincia di Terni, che gestisce la Z.R.C., di non cedere alle pressioni di una piccola parte del mondo venatorio locale, che vorrebbe far riaprire una parte della zona alla caccia e, a supporto della richiesta, è stata attivata anche una raccolta di firme.
Il fatto che l'area sia rimasta protetta per circa trent'anni ha infatti permesso che, nel tempo, si sia creato un habitat ideale non solo per le specie considerate cacciabili, ma anche per molte altre, alcune ormai rare come ad esempio il picchio verde o l'hyla arborea, la comune raganella. "Andare ad intaccare questo equilibrio - si afferma - avrebbe conseguenze disastrose, dirette ed indirette, su quello che, a tutti gli effetti, è un patrimonio della collettività".

L'associazione La Renara non si limita a questa azione specifica di salvaguardia della zona Z.R.C., ma sta già lavorando per instaurare un dialogo costruttivo con il mondo agricolo e con quello venatorio, per promuovere la partecipazione dei cittadini in difesa della qualità della vita e il rilancio di progetti integrati delle attività economiche locali che siano compatibili con le esigenze di protezione dell'ambiente, promuovendo tra l'altro la tipicizzazione dei prodotti del territorio, la riconversione biologica delle colture e degli allevamenti, il ripristino degli habitat naturali.
Per l'autunno è inoltre in agenda un primo convegno, con la presenza di esperti autorevoli, per presentare ai cittadini e alle autorità in maniera più approfondita gli scopi dell'associazione.