cronaca

Ladri d'arte arrestati dai carabinieri

mercoledì 29 giugno 2005
Ancora una volta il monastero della Santissima Trinità è stato preso di mira per un furto, uno dei molti che negli anni lo hanno via via depauperato del patrimonio di interesse storico artistico; questa volta, però, il furto non è andato a segno.
Ad architettare l’operazione un professore di filosofia di origine tedesca di 46 anni, esperto conoscitore di opere d’arte e residente nel confinante alto Lazio. Il professore, che aveva messo gli occhi su una pesante e preziosa giada scultorea, ha tentato di defraudarla nella serata di martedì con l’aiuto di due rumeni; a fare da palo, sulla statale 71, la convivente con la figlia minorenne.
L’allarme è stato dato dalla proprietaria del monastero che, notata una jeep parcheggiata e sentiti alcuni rumori, ha avvertito i carabinieri. Quando sono arrivati sul posto, i carabinieri hanno trovato i ladri che avevano già asportato la scultura e la stavano caricando sulla jeep.
L’accusa per tutti è stata di furto aggravato in concorso; la donna che fungeva da palo è stata denunciata a piede libero, i tre uomini sono stati arrestati. Il professore e la convivente risultavano già pregiudicati; dei due giovani rumeni, di cui uno non in regola con il permesso di soggiorno, si sta verificando la fedina penale. Una perquisizione a casa del professore permetterà inoltre di verificare se l’uomo è in possesso di altra refurtiva.