cronaca
Giovane donna tenta il suicidio dal balcone del Comune di Castel Viscardo
giovedì 23 giugno 2005
Una giovane donna albanese, madre di tre bambini, ha tentato di lanciarsi dal balcone al secondo piano del Comune di Castelviscardo.
Il fatto č avvenuto questa mattina verso le nove, quando la donna, entrata nella sede comunale, si č recata sul balcone, di facile accesso dal corridoio, e ha cominciato a minacciare il gesto per attirare l'attenzione.
L'allarme č scattato immediatamente, dato dal sindaco che, dal suo ufficio, ha sentito le urla della giovane e č accorso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione che, insieme al sindaco, hanno tentato di tranquillizzare la giovane e sono riusciti ad afferrarla e a salvarla dal tentativo di suicidio.
Sembra che all'origine del gesto vi siano seri problemi economici.
Nel pomeriggio la giovane ha avuto un colloquio con il sindaco Massimo Tiracorrendo, che ha cercato di capire la situazione per intervenire con possibili aiuti, sia psicologici che eventualmente economici, previsti dai servizi sociali. Giŕ alcuni giorni fa la donna si era rivolta per la prima volta all'Ufficio di cittadinanza, che le aveva fissato un appuntamento domiciliare per il 30 giugno. Evidentemente, presa da momentaneo sconforto, la giovane non ce l'ha fatta ad aspettare e ha tentato il drammatico gesto che, fortunatamente, non ha avuto tragiche conseguenze.
Il fatto č avvenuto questa mattina verso le nove, quando la donna, entrata nella sede comunale, si č recata sul balcone, di facile accesso dal corridoio, e ha cominciato a minacciare il gesto per attirare l'attenzione.
L'allarme č scattato immediatamente, dato dal sindaco che, dal suo ufficio, ha sentito le urla della giovane e č accorso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione che, insieme al sindaco, hanno tentato di tranquillizzare la giovane e sono riusciti ad afferrarla e a salvarla dal tentativo di suicidio.
Sembra che all'origine del gesto vi siano seri problemi economici.
Nel pomeriggio la giovane ha avuto un colloquio con il sindaco Massimo Tiracorrendo, che ha cercato di capire la situazione per intervenire con possibili aiuti, sia psicologici che eventualmente economici, previsti dai servizi sociali. Giŕ alcuni giorni fa la donna si era rivolta per la prima volta all'Ufficio di cittadinanza, che le aveva fissato un appuntamento domiciliare per il 30 giugno. Evidentemente, presa da momentaneo sconforto, la giovane non ce l'ha fatta ad aspettare e ha tentato il drammatico gesto che, fortunatamente, non ha avuto tragiche conseguenze.
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