cronaca

Giovane detenuto si suicida nel carcere di Orvieto

giovedì 26 maggio 2005
Tragico evento, ad inizio settimana, nel carcere di Orvieto. Un detenuto 31enne, originario di Civitavecchia, si è ucciso nella notte tra lunedì e martedì impiccandosi nella sua cella. Si trovava nella casa penitenziaria di Orvieto dallo scorso gennaio - per reati connessi alla sua situazione di tossicodipendente (piccoli furti e rapine) – e doveva scontare ancora un anno. Poi sarebbe stato libero, ma forse per ripiombare in quel circolo vizioso nel quale lo aveva immesso, fin dall’età di 14 anni, l’uso di stupefacenti. Una storia triste, purtroppo come tante, in cui si passa dall’uso della droga alla comunità terapeutica, dalla comunità ai piccoli reati, al carcere; e così via, senza riuscire in pieno a disintossicarsi, come accade a molti che si trascinano in questo cerchio difficile e rischioso.
A detta del Direttore del penitenziario, nulla lasciava presagire questo gesto, perché i piccoli screzi che il giovane aveva avuto nei giorni precedenti con i sanitari fanno parte di un atteggiamento abbastanza comune per questo tipo di persone e di storie, dove si tende a chiedere, per ovvi motivi di disagio, dosi più consistenti di psicofarmaci. Probabilmente una crisi più forte e profonda del solito, che questa volta il giovane non è riuscito a superare.
Sul suicidio, per tentare di ricostruirne le cause, la Procura di Orvieto ha naturalmente aperto un’inchiesta.