cronaca

Chiusura dell'Amerina, non più giorni ma mesi.

sabato 23 aprile 2005
Sempre più seria la situazione sull’Amerina all’altezza dei Fori di Baschi. (REPORTAGE FOTOGRAFICO ALL'INTERNO) I 10.000 metri cubi di costone che sono precipitati nella notte tra giovedì e venerdì, danneggiando due macchine operatrici ma fortunatamente nessuna persona, invadendo la strada ma non la ferrovia, potrebbero avere ancora un seguito. “Una seria calamità – ha dichiarato il responsabile della Prociv di Orvieto Giuliano Santelli, sicuramente la più grave situazione di emergenza verificatasi nell’orvietano in questi anni”.
Un pezzo di costone – quello che mostra una delle frecce nella foto – è sotto costante monitoraggio perché potrebbe anche distaccarsi da un momento all'altro; si sta così lavorando, in attesa di stabilire interventi più congrui e definitivi, per svuotare il più possibile le vasche di espansione, in modo che se altri detriti dovessero precipitare invadano il meno possibile la strada e non mettano a rischio la circolazione sulla sottostante ferrovia. La seconda foto rende l’idea di quanto, indipendentemente dalla costa che sovrasta la strada, la collina interessata dal movimento franoso sia molto più alta rispetto alla vallata sottostante, nel cui fondo si trova il Porto romano di Pagliano.
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Mentre si lavora il fronte franoso è tenuto costantemente sotto controllo, sia di giorno che di notte: questa notte i Vigili del Fuoco hanno monitorato la situazione usando particolari apparati fotoelettrici.
I comuni di Orvieto e Baschi, interessati alla grave calamità, hanno chiesto l’intervento a livello nazionale della Commissione grandi rischi ed è atteso per mercoledì il sopralluogo del professor Casagli che la coordina. Martedì,invece, sulla grave emergenza ci sarà una riunione tra la Regione e l'Azienda Ferrovie.
Intanto, in questi giorni per altri di festa - ma non per chi sta lavorando all'emergenza - verrà elaborato il rilievo topografico di tutta la zona, in modo che le riunioni stabilite avvengano sulla base di materiali che permettano di tracciare già una possibile linea d'intervento.
E’ chiaro che la situazione che si è creata ha spiazzato completamente quanto era stato preventivato in un primo momento: salta completamente la vecchia chiusura annunciata, quella dei due o tre giorni, e si può a buona ragione parlare di mesi, dato che indipendentemente dai metodi e dalle procedure che verranno scelte i lavori saranno sicuramente lunghi e complicati.
Il traffico resterà dunque deviato per le lente tortuosità di Tordimonte per molto tempo, con buona pazienza degli automobilisti e, soprattutto, con seri disagi per i mezzi pesanti che circolano sull’Amerina e per le attività della vicina zona industriale e artigianale di Baschi.

Rispetto alle soluzioni per l'Amerina il Consiglio Comunale di Orvieto sollecita con un odg una pubblica assunzione di impegni