cronaca

Odissea Amerina: chiusa per almeno 3 giorni

giovedì 21 aprile 2005

Sembra ormai definitivo: la strada Amerina in prossimità del "forello" rimarrà chiusa per almeno 3 giorni. A questa triste novità dovranno adeguarsi gli automobilisti in transito sulla importantissima arteria stradale che collega Orvieto al resto dell'Umbria. Questa la decisione che sarebbe stata presa ieri sera dopo un caldo vertice svoltosi a Palazzo Bazzani.
Inevitabile quindi l'arrampicata sui colli di Tordimonte per oltrepassare la collina franante sotto la quale transita la strada Statale Amerina. Strada alquanto ostica e problematica da percorrere sia per la sua natura di strada prettamente locale, da sempre quindi non in grado di supportare il traffico sostenuto dell'Amerina, tantomeno quello pesante, sia perché anch'essa interessata da frane e smottamenti e proprio in questi giorni da lavori per il rifacimento dell'asfalto in alcuni tratti.

Nel vertice di ieri in Provincia erano stati portati sul tavolo delle trattative alcune soluzioni per evitare i disagi legati alla chiusura totale della strada.
Una prima ipotesi prevedeva la chiusura notturna. In questo caso si sarebbero limitati i danni alla viabilità in quanto di notte, ovviamente, il traffico è molto ridotto.
In una seconda ipotesi si parlava di apertura al traffico con vigilanza e monitoraggio a vista con eventuale chiusura immediata in caso di crolli e smottamenti.
In una terza ipotesi si evidenziava la possibilità di chiusura soltanto in caso di piogga.
Si è poi fatta avanti addirittura una quarta ipotesi che prevedeva la chiusura della strada nel prossimo weekend compreso il festivo lunedì 25 aprile, utilizzando così questi 3 giorni festivi per effettuare i lavori utilizzando le ditte disponibili a lavorare nei festivi.
Ma poi ha prevalso una linea più decisa e senza ulteriori indugi si è proseguito con l'ordinanza di chiusura che è scattata fin dalla tarda serata di ieri (mercoledì 20).

Tutto questo in attesa che si compia il passaggio di consegne e competenze fra la Provincia di Terni e l'ANAS, altro elemento di disturbo che ha caratterizzato l'intera vicenda, in quanto se da un lato è vero che a giorni dovrebbe essere siglato l'accordo fra i due enti, è anche vero che un semplice gioco di competenze non può certo risolvere i problemi di natura tecnica e rimane evidente che chiunque debba procedere con l'esecuzione dei lavori dovrà farlo in tempi strettissimi perché questa strada è di vitale importanza per l'economia locale.

E il rimbalzo delle competenze di certo non va a toccare il problema cruciale di quel tratto stradale, cioè la sicurezza, argomento sempre un po' dimenticato nelle vicende italiane. Anche perché la domanda che viene da porsi è se la sicurezza di questo tratto stradale sia una questione legata alle frane di questi giorni o se addirittura sia un problema che affonda le sue radici in anni di non controllo del territorio.

 

E se dovessero aprire la diga di Corbara?