cronaca

Trenitalia e il non vedente. Il capogruppo PdCI Danilo Buconi si attiverà per una proposta di legge regionale

mercoledì 20 aprile 2005
Uno spiacevole episodio ha coinvolto la scorsa settimana un perugino non vedente: Giuseppe Nanti è stato fatto scendere dal treno Perugia-Firenze su "invito" del capotreno. L'Unione Ciechi nazionale e quella provinciale di Perugia hanno deunciato il grave fatto come "ennesimo episodio di ignoranza e discriminazione".
L'increscioso episodio, denunciato dallo stesso Nanti in Questura all'arrivo a Perugia dopo una notte di ritardi dei treni, è approdato l’altra sera alla trasmissione di Maurizio Costanzo facendo scalpore. L'UIC di Perugia ha fortemente stigmatizzato che nel 2005 ancora esistano certe forme esasperate di pregiudizio e che, soprattutto, spesso il cittadino disabile sia discriminato nell'erogazione di servizi: “Perché Trenitalia non mette il proprio personale a conoscenza delle esigenze degli utenti disabili? – affermava UIC - E perché - a quanto sapeva UIC - non ha preso alcun provvedimento disciplinare verso il capotreno?" Lo stesso Nanti aveva commentato alla stampa, dopo la denuncia in Questura, che in 20 anni non gli era mai capitato un episodio simile.
Il Direttore Assistenza di Trenitalia, Vincenzo Saccà, dopo aver chiesto scusa al signor Nanti nel corso della trasmissione "Tutte le mattine" di Maurizio Costanzo, ha parlato direttamente con il presidente provinciale della Unione Nazionale Ciechi di Perugia, professor Giuliano Ciani, per rinnovare le scuse dell'azienda per lo spiacevole episodio e confermare la disponibilità e lo spirito di collaborazione che contraddistinguono l'attività di Trenitalia riguardo alle necessità e ai diritti di tutti i clienti diversamente abili.
Così Trenitalia sembra aver chiarito con l'UIC: la giusta e doverosa censura dello sgradevole episodio non può far dimenticare i 110 mila clienti diversamente abili che sono assistiti e viaggiano ogni anno sui convogli dell’azienda e il continuo impegno di Trenitalia a individuare, anche insieme alle Associazioni a tutela dei loro diritti, risposte sempre più puntuali alle esigenze di questi clienti. E' stato anche chiarito, con il presidente Ciani, che l'espressione "ennesimo episodio di discriminazione" non era riferita a Trenitalia ma al generale contesto sociale.

Il capogruppo del Partito dei Comunisti Italiani alla Provincia di Terni, Danilo Buconi, ha a sua volta stigmatizzato il grave atto di intolleranza commesso dal personale di Trenitalia nei confronti del cittadino perugino privo di vista costretto a scendere dal treno, ritenendolo certamente da condannare, soprattutto sul piano morale.
Buconi si augura che l’Azienda, ad ogni livello, non si limiti solo a porgere le dovute scuse al cittadino coinvolto ma che si impegni, come forma generalizzata di risarcimento morale, in una vera e propria campagna di accoglienza e di formazione del personale nei confronti non solo dei cittadini privi di vista ma di tutti i portatori di handicap.
Dichiara inoltre che, personalmente, inviterà la Provincia di Terni a farsi promotrice di una forte campagna di sensibilizzazione sulle problematiche e sulle esigenze delle persone disabili e di una proposta di legge regionale che preveda un coinvolgimento diretto della Regione dell’Umbria nell’accoglienza dei disabili, a qualunque livello, su tutti i mezzi di trasporto pubblico locale e regionale.

La nostra azienda Akebia, sensibile a queste problematiche e da sempre impegnata nella ricerca per migliorare l'accessibilità dei siti web e delle applicazioni informatiche a persone disabili, si associa con le proprie testate all’invito e alle eventuali azioni del consigliere provinciale Danilo Buconi in questo senso.