cronaca

Incontro con le istituzioni. Insoddisfatto il CDZ di Orvieto Centro

sabato 19 marzo 2005
Il Consiglio di Zona di Orvieto Centro Storico, che negli ultimi mesi ha intensificato la sua azione per portare all’attenzione della cittadinanza e dell’amministrazione comunale varie questioni che fanno discutere e interessano i residenti, con un comunicato stampa del presidente Gianluca Luciani si dichiara insoddisfatto dell’incontro avuto il 15 febbraio con il sindaco Mocio, il vicesindaco Carpinelli, il presidente del C.C. Gialletti, il colonnello delle guardie Lombardo, il tecnico ing. Mazzi e il professor Filippi, docente universitario alla Sapienza di Roma e massimo esperto in Europa in materia di viabilità.
Il Consiglio di Zona aveva portato in discussione la necessità di una proposta di ammodernamento e riqualificazione dell’arredo urbano del centro storico, volta sia a rendere più accogliente e funzionale la realtà dei residenti, sia a presentare con migliore aspetto la città ai turisti.
Nell’ambito della proposta l’attenzione veniva e viene posta in particolare sul problema dei parcheggi, rispetto al quale vengono richieste all’amministrazione soluzioni diverse da quella considerata superata e poco adeguata delle “stanze”: il desiderio sarebbe di diminuire il numero dei parcheggi a pagamento e di lasciare libere alcune piccole piazze di pregio, come ad esempio Piazza dell’Erba. Altre proposte riguardano l’allungamento dell’orario di funzionamento della funicolare, un’eventuale totale pedonalizzazione di Corso Cavour e, dopo opportuna discussione con il Consiglio di Zona sul progetto, la creazione di un’adeguata impiantistica sportiva, di cui il centro storico è privo, nel piano superiore di quello che dovrebbe essere il parcheggio di Via Roma.

Dopo il confronto con l’amministrazione comunale, il presidente Luciani non nasconde tuttavia una certa delusione, sia perché l’esperto professor Filippi ha parlato semmai di permanenza degli attuali parcheggi a pagamento e di aumento delle tariffe, ferme da alcuni anni, sia perché le risposte avute dagli interlocutori istituzionali sono state ritenute vaghe, aumentando nei rappresentanti del Consiglio di Zona la sensazione di non poter avere un ruolo incisivo. Cosa che tuttavia – a detta del presidente – non diminuirà il ruolo di proposta e sprone dell’organismo consultivo cittadino.