cronaca

Niente rito abbreviato per l'orvietano sospettato di terrorismo

domenica 17 ottobre 2004
Ha preso il via a Bologna il processo a carico dei presunti brigatisti rossi accusati dell'omicidio del professor Marco Biagi. Tra gli indagati figura anche l'orvietano Paolo Broccatelli per il quale il tribunale ha respinto la richiesta di essere processato con il rito abbreviato accolta invece oltre che per la pentita Cinzia Banelli anche per Laura Proietti. Per quanto riguarda la vicenda giudiziaria sono bastati tre quarti d'ora per chiedere il rinvio a giudizio dei Br accusati di aver assassinato il professor Marco Biagi.

Tanto e' durata l'arringa del pubblico ministero, Paolo Giovagnoli, titolare dell'inchiesta sull'omicidio del giuslavorista. Il pm ha confermato la convinzione degli inquirenti secondo cui il compagno Carlo non e' altro che Simone Boccaccini. Dopo il pm hanno parlato gli avvocati delle parti civili, che si sono associati alle richieste del pm. Il 21 prossimo tocchera' ai difensori, che hanno chiesto i termini a difesa. Per Cinzia Banelli il rito abbreviato e' stato fissato per il 15 febbraio 2005.

In aula questa mattina anche la vedova del giuslavorista, Marina Orlandi, che per la prima volta ha visto in faccia i brigatisti Nadia Lioce, Roberto Morandi e Marco Mezzasalma, accusati di aver ucciso il marito: li ha guardati per pochi secondi ed e' andata via. Al termine dell'udienza preliminare Nadia Desdemona Lioce ha lasciato l'aula con il pugno sinistro alzato e ha letto un volantino, anche a nome di Morandi e Mezzasalma.

''Volevamo soltanto ribadire la nostra posizione di non riconoscimento di alcuna legittimita' ai tribunali di questo Stato borghese -si legge nel breve messaggio scritto in stampatello con penna blu su foglietto a quadretti-. Dei nostri atti politici rispondiamo soltanto al proletariato e alle Brigate rosse che ne sono l'avanguardia e lo rappresentano, per il resto meglio di noi parla l'attivita' dell'organizzazione''.