cronaca

Porcari dal carcere: "So come è morta Ilaria Alpi"

venerdì 16 luglio 2004
Porcari dal carcere: "So come è morta Ilaria Alpi"

Solo un delirio riconducibile ad un mitomane oppure in quella lunga lettera ci potebbe essere qualche barlume di verità? Difficile dirlo. Sicuramente il problema se lo sono posto il sostituto procuratore di Roma Giuseppe Pititto ed il presidente della commissione parlamentare Carlo Taormina che indaga sulla tragica fine della giornalista Rai Ilaria Alpi e del cameramen Miran Hrovatin, trucidati da una commando somalo a Mogadiscio nel 94.

A sostenere di avere informazioni riservate sulla vicenda Luciano Porcari, l'orvietano attualmente detenuto nel carcere di Napoli per aver sgozzato nel 94 la giovane moglie a Castelviscardo e già noto alle cronache per aver compiuto due dirottamenti aerei uno dei quali - quello di un aereo spagnolo decollato da Palma de Maiorca e fatto atterrare tre giorni dopo all'aereoporto di Zurigo - viene considerato il più lungo nella storia dell'aviazione civile. Porcari ha inviato una lettera a Pititto che è stato il primo magistrato italiano ad indagare sulla morte dei due giornalisti Rai nella quale afferma di avere informazioni dirette sull'episodio. La stessa documentazione è stata spedita dalla procura di Roma alla commissione parlamentare che ha secretato gli atti. Sembra comunque che Porcari facesse riferimento a due episodi particolari, da un lato il coinvolgimento nella morte dei giornalisti di alcuni agenti del Sismi senza tuttavia che sia stato possibile comprendere il ruolo che lui attribuisce a questi soggetti e, dall'altro lato, farebbe riferimento ad un traffico d'armi tra l'Italia, la Somalia e la Libia.