cronaca

Orvieto deve sapere quando il Duomo sarà "liberato"

sabato 26 giugno 2004

Il presidente della Confcommercio Giuseppe Santi attacca la Soprintendenza archeologica dell’Umbria per i gravi ritardi che si registrano nella rimozione dei ponteggi sulla facciata del Duomo. “Il prolungarsi ormai eccesivo dei lavori impone ormai una scelta seria, una scadenza fissata per le definitiva cessazione del cantiere per sapere almeno quando finirà questo disagio che si traforma in un danno enorme per l’economia turistica – dice Santi – secondo le nostre stime infatti, i ponteggi hanno finora impedito la vista del duomo ad almeno tre milioni di visitatori”.

 

Santi rivolge poi anche altre accuse alla Soprintendenza: “Non si capisce per quale motivo i lavori non vengano eseguiti a più riprese, magari utilizzando impalcature meno invasive o, semplicemente, aumentando il numero delle persone che vi sono impegnate, altrimenti questa situazione potrebbe finire per alimentare dei sospetti dal momento che la Soprintendenza oltre a rappresentare il committente degli interventi, figura al tempo stesso quale proprietaria ed affittuaria dei ponteggi e, pertando, il soggetto direttamente interessato nella riscossione degli affitti e l’unico a trarre vantaggio dal protrarsi dei restauro”.

 

Anche  l’Opera del Duomo  è stata “in questa fase poco attenta”  e dovrebbe fare pressione sul Ministero dei Beni culturali e direttamente anche sulla Soprintendenza stessa. La Confcommercio sostiene che il prolungarsi del cantiere finisce per arrecare un danno enorme all'immagine turistica di Orvieto e, dunque, anche alla sua economia.