cronaca

Grazie alla sua testimonianza la magistratura riaprì il caso

venerdì 28 maggio 2004
La magistratura di Orvieto ha aperto un fascicolo sulla strage di Camorena. A distanza di sessanta anni dalla fucilazione di sette ragazzi da parte dei fascisti che li avevano accusati di essere partigiani, il sostituto procuratore Carlo Di Bello ipotizza adesso il reato di strage a carico delle persone che fecero parte del plotone dell'esecuzione. A riaccendere il caso dopo tanti anni di oblìo è stata la testimonianza resa alla rivista Orvietonews Magazine da Tersilio Albergati, un pensionato di 77 anni che assistette alla fucilazione e che adesso ha riferito particolari inediti della strage. La presenza di un testimone a quel tragico episodio non era mai emersa fino ad oggi, neppure nel corso del processo che venne istruito a carico di 25 fascisti orvietani che, dopo essere stati accusati di aver sobillato il comando nazista affinchè eseguisse le condanne a morte, vennero poi assolti da ogni accuse con una sentenza emessa nel 1950 dalla Corte d'Appello di Perugia. La magistratura intende adesso appurare se qualcuno di quei fascisti sia ancora in vita. 

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