cronaca

Fare di tutto per evitare l'ergastolo

venerdì 20 febbraio 2004

Obiettivo principale: evitare l'ergastolo. L'avvocato difensore di Silvano Sabatini, l'operaio 33 enne di Castel Giorgio, in prigione con l'accusa di aver massacrato la moglie Mara Cicala con una trentina di coltellate nel dicembre del 2002, avrebbe deciso di puntare tutte le proprie carte sulle perizie psichiatriche per far ottenere la semi infermità di mente al proprio cliente. Solo in questo modo potrrebbero concretizzarsi la possibilità di evitare il massimo della condanna. In realtà, le due perizie psichiatriche a cui Sabatini è stato sottoposto avrebbero fornito risultanze abbastanza difformi rispetto alla linea difensiva. In particolare, sarebbe stata riscontrata allo stato attuale una piena lucidità mentale anche se l'uomo si troverebbe in uno stato psicologico di fortissima depressione e prostrazione.

Al momento in cui avrebbe compiuto il massacro, Sabatini sarebbe stato invece vittima di un fortissimo raptus. Difficile, sulla base di tale conclusioni, anticipare se la conclusione processuale dei due periti possa andare nella direzione della semi infermità mentale. Il pubblico ministero sarebbe comunque intenzionato a chiedere una condanna non inferiore ai trenta anni di reclusione.  Il presunto uxoricida ha trascorso un lungo periodo di reclusione a Roma anche in seguito ai postumi delle operazioni chirurgiche che si erano rese necessarie in seguito al tentativo di suicidio attuato immediatamente dopo la morte della moglie quando si era gettato dal tetto di casa ad un'altezza di circa dieci metri. Ormai da alcuni mesi è stato invece trasferito nel trasferito nel carcere di Orvieto in attesa degli sviluppi processuali.

La prossima settimana dovrebbero inoltre essere disponibili gli accertamenti compiuti dal Racis dei carabinieri di Parma su alcune macchie di sangue trovate all'interno dell'appartamento e che potrebbero avere un ruolo importante nel ricostruire la dinamica dell'omicidio, soprattutto per verificare se corrisponda al vero l'ipotesi investigativa (apparentemente ben dimostrata dalle condizioni in cui venne ritrovato il corpo della povera donna e da altre macchie di sangue) secondo cui Sabatini avrebbe inseguito con il coltella la moglie per varie stanze della casa prima di finirla.