cronaca

Allarme a Baschi per il foro su una bottiglia

venerdì 23 gennaio 2004

Un foro sul tappo del succo di frutta e subito scatta l'allarme. Una casalinga di Baschi si è rivolta ai carabinieri con la boccetta del succo di frutta comprato poco prima in un supermercato dell'orvietano segnalando un forellino sul tappo. I militari dell'arma hanno subito esaminato la bottiglietta per poi inviarla ai laboratori dell'Arpa dove nei prossimi giorni verranno effettuati i relativi esami chimici per stabilire se nel contenuto si trovino sostanze nocive per la salute delle persone. Stando alle prime indiscrezioni si tratterebbe di una comunissima bottiglia di succo di frutta con il tappo svitabile che proprio nella parte superiore dello stesso presentava un foro come se fosse servito a chi sa quale scopo.

La donna si è subito accorta dell'anomalia mentre stava riponendo la bottiglia in cucina, pochi minuto dopo essere tornata a casa dal solito giro della spesa. Allarmatasi si è subito recata nella vicina caserma dei carabinieri consegnando la bottiglia. Un episodio che rimanda la memoria alle ben più tragiche vicende legate ad Acquabomber. Nell'orvietano l'ultimo allarme per bottiglie manomesse è stato quello dello scorso dicembre all'ospedale "Santa Maria della Stella". Proprio un foro sul tappo di plastica aveva fatto scattare il sequestro in via cautelativa di ben 2500 bottiglie d'acqua da parte dei carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Perugia. La procura di Orvieto, invece, aveva aperto un'indagine sul caso di una donna di trentasette anni che nel novembre scorso era stata ricoverata in ospedale a causa di forti bruciori allo stomaco manifestatisi dopo aver bevuto una bottiglietta di thè freddo appena acquistato in un supermercato. I carabinieri avevano provveduto immediatamente a sequestrare i quantitativi di thè che erano ancora in vendita nel centro commerciale per procedere ai controlli chimici. La donna era stata comunque dimessa dall'ospedale dopo che i medici avevano accertato che non era in corso alcuna forma di intossicazione.

Quindi questo di Baschi è il terzo probabile caso di manomissione di bevande che si verifica nella zona dell'orvietano. Gli inquirenti stanno indagando su quale potrebbero essere le cause o la mano che hanno praticato il foro nella bottiglia, ma soltanto le analisi chimiche, attese per i prossimi giorni, potranno stabilire se all'interno si trovano sostanze nocive oppure che l'accaduto è riconducibile soltanto a cause accidentali.