cronaca

Cittadini sul piede di guerra per la mancanza d'acqua

sabato 20 settembre 2003

Aumentano le tasse e diminuiscono i servizi. Il vero problema è che i servizi in questione (ovvero quelli idrici) diminuiscono a tal punto da diventare invisibili. Nel corso di questa settimana si sono verificati due casi estremi che dimostrano in maniera molto eloquente quali siano i problemi ed i guasti connessi alla privatizzazione dei servizi idrici attuata nella provincia.  

A Fabro paese manca l'acqua nella case da giorni ed i cittadini hanno inscenato una forma di protesta circondando il Municipio fin quando non hanno parlato con il sindaco il quale ha spiegato loro che con la privatizzazione del servizio, ormai la competenza sugli acquedotti è passata dai Comuni alle singole società private ed i sindaci non hanno dunque piu' alcun potere. A Montecchio a rimanere senz'acqua sono stati tutti gli abitanti di viale Todi che, dopo aver inutilmente fatto appello a varie istituzioni compresa la Prefettura, continuano ancora a rimanere in questa condizioni.

Adesso minacciano di ricorrere alla magistratura. Inutile aggiungere che anche il sindaco di Montecchio ha cercato di attivarsi a favore dei propri cittadini, ma senza ottenere nulla. La situazione comincia a farsi pesante in tutto il comprensorio ed ora la proteste per i rincari dell'acqua si sommano a questi insopportabili disservizi. Fino ad oggi la privatizzazione del settore idrico ha mostrato aspetti disastrosi e risulta veramente difficile comprendere quale sia  stata la convenienza di questa riforma che penalizza fortemente i cittadini contribuendo, al tempo stesso, ad aumentare le burocrazie che fanno funzionare (male) un servizio che finora era sempre stato puntuale anche grazie ai singoli amministratori comunali.