cronaca

Stretti nella morsa dell'afa.

martedì 22 luglio 2003
di Gabriele Anselmi
Continua a salire vertiginosamente la colonnina di mercurio. Un caldo torrido avvolge tutto il comprensorio orvietano facendo registrare temperature record che oscillano tra i 38 e i 42 gradi.

Una situazione che comincia ad allarmare anche la popolazione impegnata a fronteggiare temperature insolite per le nostre zone. Le prime persone a rischio sono gli anziani e i bambini ai quali è consigliabile restare a casa nelle ore di maggior caldo.

I danni maggiori di questa prima ondata tropicale li subisce l’agricoltura. Il livello dei bacini diminuisce e il fiume Paglia in alcuni tratti si riduce a un misero rivolo. Il rischio incendi è elevato ma la protezione civile riduce i toni. Ad aumentare i disaggi le interruzione delle linee idriche principali che in questi ultimi giorni hanno lasciato a secco i rubinetti di Sferracavallo.

Ad alzare la voce per primi sono i coltivatori di tabacco che chiedono alla Provincia di lasciargli la possibilità di attingimento perlomeno fino ad Agosto. Una brusca diminuzione della disponibilità d’acqua comprometterebbe gran parte della produzione annuale. La Provincia in realtà ancora non ha deciso se muoversi su questa linea oppure tener conto del progressivo e preoccupante esaurirsi delle risorse idriche in tutto l'Orvietano. Molte coltivazioni di mais, girasoli e diversi vigneti del comprensorio hanno perso buona parte del della loro produzione.

Un’annata veramente sfortunata per l’agricoltura che adesso si trova a fronteggiare la siccità mentre questo inverno ha dovuto fare i conti con le gelate tardive e i temporali che avevano decimato le produzioni di olivi, orzo, avena e grano. Per i prossimi giorni non si prevede una tregua della morsa del caldo ed inoltre il Ministro delle attività produttive, Marzano, rilancia l’allarme elettronico annunciando altri black out per le prossime settimane.

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