cronaca

Coscioni ha incontrato Josč Saramago

venerdì 22 novembre 2002
Il presidente dei Radicali italiani Luca Coscioni ci ha inviato un intervento relativo al suo recente incontro con lo scrittore portoghese Josè Saramago che lo sostiene nella sua battaglia a favore della libertà di cura. Ecco il testo dell'articolo di Coscioni.
Ringrazio José Saramago per avermi dato la possibilità di incontrarlo a Siena presso il Grand Hotel Continental. Nel corso dell'incontro avrò il grande onore di consegnare a Saramago il mio libro "Il maratoneta, da caso pietoso a caso pericoloso, storia di una battaglia di libertà" con una prefazione di Umberto Veronesi, che non racconta la tragedia di una malattia, ma la storia di una battaglia politica radicale, con il suo carico di speranze, e perchè no, disperazioni e sofferenze.

La copertina del libro è illustrata con un disegno di super man, che sfonda un muro. Super man non sono chiaramente io. Non è Cristopher Reeve, Michael J Fox o Nancy Reagan, che stanno conducendo negli Stati Uniti la loro battaglia per il finanziamento, con fondi federali, delle ricerche, di tutte le ricerche, sulle cellule staminali embrionali.

Super man siamo noi, i ricercatori, le persone malate, le persone cosiddette sane, che spesso lo sono sì, ma tra virgolette, i politici, donne ed uomini concreti, che con le nostre individualità, sfonderemo, prima o poi, il muro eretto da chi vorrebbe continuare ad oscurare le nostre coscienze, le nostre esistenze, le nostre libertà, ed il progresso scientifico e lo sviluppo umano. In primo luogo gli integralisti cattolici, il Vaticano. Questo muro sarà sfondato in qualche laboratorio pubblico o privato, che, presto, metterà a punto una terapia cellulare per qualche malattia fino ad oggi incurabile.

Questo molto difficilmente potrĂ  accadere in Italia, che ha di fatto giĂ  da tempo sancito il divieto di sperimentazione sugli embrioni.