cronaca

Arriva la risonanza magnetica aperta all'ospedale.

mercoledì 18 settembre 2002
Un TIR abilitato ai trasporti speciali ha consegnato stamani all'ospedale "Santa della Stella" l'attesa apparecchiatura della Risonanza Magnetica Aperta, come noto, acquistata con un investimento di due miliardi e mezzo di vecchie lire dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto ad uso del nosocomio orvietano, il quarto Ospedale in Italia a disporre della delicata strumentazione di imaging con risonanza magnetica (RM): una tecnologia diagnostica di imaging che utilizza un potente magnete e onde a radiofrequenza per produrre fotogrammi o "immagini" di organi ed apparati interni.

Con questo potente strumento il medico può "vedere" all'interno del corpo con grande nitidezza, da qualsiasi angolazione, l'imaging RM fornisce, infatti, una notevole quantità di informazioni più rapidamente, ed in molti casi con costi minori, rispetto ad altri esami e chirurgie esplorative.

Ad "accogliere" e seguire tutte le delicate fasi dell'arrivo del potente magnete e della sua installazione all'interno dell'apposito locale costruito ex novo a fianco della struttura del "Santa Maria della Stella", sono intervenuti personalmente il Sindaco e Presidente dell'ASL n. 4, Stefano Cimicchi, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, architetto Torquato Terracina, insieme al Direttore Sanitario del Nosocomio, Edoardo Romoli ed al Responsabile del Dipartimento di Diagnostica Radiologica, Lanfranco Livolsi.

Il sistema Signa Open Speed è di fabbricazione americana ed è lo sviluppo più avanzato della Risonanza Magnetica TESLA per uso clinico funzionante in Italia. La sua collocazione in un apposito locale annesso al complesso ospedaliero già costruito, si è resa necessaria per ragioni tecniche: il magnete è stato cioè isolato, ed inserito in un'apposita camera rivestita in rame e dotata di una speciale impiantistica di servizio, per evitare disturbi ad altre apparecchiature per la diagnostica radiologica presenti nel Dipartimento.

In pochi mesi, dal febbraio scorso, dai 20 ai 25 operai hanno lavorato dapprima alle opere murarie del locale sede della nuova Risonanza Magnetica, quindi all'installazione degli impianti necessari, lasciando aperta una parete dalla quale sarebbe dovuto entrare il magnete che, una volta introdotto nel sito per l'alloggiamento definitivo, è stata chiusa definitivamente, nella stessa giornata di ieri.

Operazioni, complesse, delicate e per certi aspetti singolari che sono destinate ad essere archiviate una ennesima significativa tappa dell'attività futura del nuovo Ospedale di Orvieto. Nei prossimi giorni, tecnici specializzati sottoporranno l'apparecchiatura ai necessari test di collaudo prima della messa in funzione della strumentazione che dovrebbe avvenire entro il prossimo autunno.

A tale riguardo la Direzione Generale dell'ASL n. 4 di Orvieto ha già stipulato un contratto di consulenza con l'Università dell'Aquila per la messa a disposizione del personale medico da impegnare nella consulenza diretta e nell'aggiornamento dei medici che lavoreranno al nuovo servizio di RM aperta.