cronaca

Le prime testimonianze di Santelli da Praga

giovedì 22 agosto 2002
di Giuliano Santelli
Pubblichiamo la prima testimonianza della spedizione della Protezione Civile di Orvieto da Praga. Questo il comunicato inviato alla nostra redazione dal Responsabile Giuliano Santelli.

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Siamo arrivati a Praga giovedi sera ed abbiamo trovato brutto tempo, pioveva. L'unità di coordinamento alla quale ci hanno assegnato si trova nel quartiere di Praga 7, che si chiama Troja. Praga è suddivisa in dieci circoscrizioni, ognuna delle quali ha un'amministratore, una specie di sindaco. Quello di Troja si chiama Badamek, un signore alto con la barba bianca, è un professore universitario. Il centro operativo comunale è situato all'interno di una scuola del quartiere. Questa zona è costeggiata dal fiume Moldava. E' una delle parti più colpite della città insieme alla zona 8. La persone che abitano qui sono quasi tutte di umili condizioni. Quasi tutti ortolani che avevano il loro pezzo di terra lungo le rive del fiume e che vendevano i loro prodotti al mercato cittadino. La situazione è davvero drammatica. Il livello dell'acqua ha toccato i tre metri e ottanta ed ha raggiunto , per dare un'idea, il secondo piano delle abitazioni. Tutte le casette in legno utilizzate come rimesse o piccole dacie sono state spazzate via dalla piena e trasportate dal fiume come dei battelli per 70, 80 metri dal luogo in cui si trovavano originariamente. Con noi lavora un gruppo di volontari coordinati da un prete spagnolo, che abita a Praga ormai da diversi anni e che conosce bene Sant'Agostino ad Orvieto. E' praticamente il nostro interprete. La gente che non ha avuto danni nei quartieri alti di Praga adesso è tutta riversata nelle zone più danneggiate. Tutte le vie principali, compresi i quartieri più turistici sono senza elettricità e sono vigilati da una sorta di cinta di sicurezza per evitare sciacallaggi. La gente del nostro quartiere, come ho detto, e tutta gente umile, che non si è persa d'animo ed anzi cerca di darsi da fare con quello che ha, a volte con le nude mani. Questa mattina le nostre operazioni si sono concentrate nello svoutamento di alcune cantine con le idrovore e nella pulizia di una casa del seicento. Stiamo operando con gravi difficoltà, ma devo dire che intorno a noi c'è grande solidarietà. In passato abbiamo partecipato ai soccorsi nella zona del vercellese, ma qui la situazione è dieci volte peggiore. Una piccola testimonianza di come qui la gente reagisce è un episodio che questa mattina ci ha commosso. Una signora che aveva ancora la possibilità di usare un piccolo forno a legna ci ha portato una torta di mele. Soltanto una nota di colore, che però è un segnale molto bello. Per ora è tutto. Tra domani e dopodomani spero di potervi aggiornare sugli ulteriori sviluppi. Vi ringrazio.