cronaca

Rissa sfiorata in Consiglio comunale.

giovedì 28 marzo 2002
Le urla tra il sindaco ed il suo ex pupillo Maurizio Conticelli sono riecheggiate soto gli occhi increduli dei corpulenti cardinali i cui dipinti ornano la sala del Consiglio comunale. La scintilla che ha fatto esplodere la vecchia e non risolta acredine personale (oltre che politica) tra Stefano Cimicchi e Conticelli è stata la discussione sul parcheggio sotterraneo di via Roma. Conticelli, sostenuto da tutto l'opposizione compresa la Casa della Libertà, ha rivolto accuse durissime alla giunta, in particolare quella di aver elaborato il progetto del parcheggio senza informare il Consiglio comunale, venendo meno all'obbligo democratico di informare i consigliere e tutti i cittadini. "Una prassi antidemocratica per cui il sindaco vuole essere sempre e solo lui a decidere tutto in questa città senza rispettare i diritti democratici" ha commentato Conticelli. Dopo l'intervento del capogruppo diessino Frellicca, Cimicchi ha preso la parola ed è nato un violento diverbio, arricchito da un insulto pronunciato da Cimicchi contro il suo ex assessore a cui ha dato del "buffone". Conticelli ha detto a voce alta che lo avrebbe querelato e la seduta è stata sospesa mentre i consiglieri del centro destra davano man forte al leader della Margherita. Ancora pochi istanti e la seduta del Consiglio si sarebbe trasformata in un ring. Dopo la pausa, Cimicchi si è scusato pubblicamente e Conticelli ha detto che non lo querelerà. Tutta l'opposizione si è appellata al regolamento comunale chiedendo la convocazione di una riunione straordinaria del Consiglio per discutere solamente del progetto del parcheggio tanto contestato.