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Domenica 31 maggio Festa della Palombella: in diretta web a partire dalle ore 11,00. Ospite d'onore Nello Riscaldati

sabato 30 maggio 2009
Domenica 31 maggio Festa della Palombella: in diretta web a partire dalle ore 11,00. Ospite d'onore Nello Riscaldati

Domenica 31 maggio 2009 ricorre la festività della Pentecoste, caratterizzata a Orvieto dalla Festa della Palombella e dalla tradizionale e veloce discesa della Colomba, lungo l'aereo filo di Via Maitani, dalla sommità della Chiesa di San Francesco al gotico e fiorito baldacchino posto sul sagrato del Duomo. Qui, a mezzoggiorno in punto, la colomba, che per essere almeno parzialmente protetta viaggia avvolta in un tubo di plexiglass, sarà accolta dal tradizionale scoppio di mortaretti che da secoli segna l'antica tradizione.
La nostra ORVIETO TV seguirà in diretta web l'antica festa popolare a partire dalle ore 11,00. Ospite d'onore della nostra diretta sarà Nello Riscaldati, che ci introdurrà nei segreti, nei ricordi e nelle amenità dell'antica festa tradizionale orvietana.

La festa della Palombella, infatti, è ormai datata di sei secoli: da quando, agli inizi del 1400, la nobildonna Giovanna Monaldeschi della Cervara ne stabilì, con un lascito, l'istituzione. Una vecchia manifestazione che in tutto questo tempo poco o nulla ha perduto della sua popolare attrattiva, nella quale, con ingenua ma suggestiva fedeltà alla liturgia, si vuole rappresentare la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e sulla Madonna.

Una bianca colomba inizialmente legata con nastri rossi ad una raggiera, successivamente intubata in un cilindro di plexiglass per il sopravvenire di una sia pur discussa e insufficiente sensibilità animalista, discende, sospinta da razzi, lungo un cavo di acciaio teso fra il tiburio della Chiesa di San Francesco ed un Cenacolo, che riproduce il disegno del Reliquiario di San Savino opera degli orafi senesi Ugolino di Vieri e Viva di Lando, allestito davanti alla porta maggiore della Cattedrale. Quando la Palombella al termine della sua corsa, giunge al Cenacolo "s'incendiano i mille botti", come pittorescamente annota un antico cronista: scoppia cioè una nutrita salva di mortaretti, e sulla testa della Madonna e degli Apostoli raffigurati in atto di preghiera si accendono le rosse fiammelle di cui parlano le Sacre Scritture.

Originariamente la festa della Palombella si svolgeva all'interno del Duomo; dal 1845 in poi, per rispetto della santità ed incolumità della Cattedrale, si spostò sulla piazza del Duomo, facendola partire dai tetti dei palazzi Saracinelli e Faina e, dal 1940, dal tetto della Chiesa di San Francesco. A mezzogiorno in punto è il Capomastro della Fabbrica del Duomo, come vuole la consuetudine, ad ordinare con un cenno, dopo aver ricevuto il via dal Vescovo che si trova sulla loggia del Palazzo dell'Opera del Duomo, che vengano accesi i razzi sistemati nella parte posteriore della raggiera, così che la colomba simboleggiante lo Spirito Santo inizi la sua sibilante discesa. E, tra tripudio e applausi, venga poi consegnata, certamente stupita e stordita, a una giovane coppia di sposi novelli che ne avrà l'onore e la cura.

Di seguito, il sempre calzante componimento della musicista e poeta della tradizione orvietana, Elena Bonelli:

La Palommella

Annamo 'n po' a vedé la Palommella,
'na bestia tutte l'anne strapazzata,
ch'è nata sotto 'na cattiva stella,
mejo sarebbe l'esseno ammazzata.

In croce come 'n Cristo stà legata
sur tetto de 'na chiesa a fasse vede,
'sta povera bestiola torturata,
ch'a tutte fà 'na pena che 'n se crede.

A mezzogiorno in punto scocca l'ora
che la fonno partì con gran fracasso,
'r Cenacolo a incendià pe' 'n quarto d'ora
'na cosa adè, che fa restà de sasso!

Le scoppie fije mie, le sbombardate,
che ar Domo fonno male, stamo fresche!
De tante cose ch'honno resaturate,
c'è rischio de spaccà tutte l'affresche!

Lo sae mò che farebbe con piacere?
Ar posto der colombo 'n capoccione,
lo mettarebbe a siede cor sedere sur Cenacolo,
in cima der torrione.

E lì, co' tante spare e mortarette,
ié farebbe capì ciò che 'n capisce
col faje 'n colabbrodo le chiappette,
lo farèbbe partì cor culo a strisce!


Elena Bonelli

Disciplina della circolazione per il palio dell'Oca e la Festa di Palombella