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Da "L'Oca" all' "Altra Città"

martedì 17 marzo 2009
di Paolo Borrello

L'Altra Città, l'associazione guidata dal buon Maurizio Conticelli, ha realizzato una "newsletter" nella quale sono contenuti anche i voti attribuiti agli assessori del Comune di Orvieto, voti peraltro non molto lusinghieri.
La pagella agli amministratori comunali di Orvieto non è però una novità.
Fu inserita nell'ormai lontano 1980 nel primo numero del mensile "L'Oca" che peraltro ebbe una breve vita ma molto intensa.
Forse a qualche giovane che allora non era ancora nato o a qualcun altro dalla memoria corta può risultare utile disporre di alcune informazioni su "L'Oca" e soprattutto su quella pagella.

L'"Oca" era un mensile espressione della sinistra orvietana con un direttore responsabile poco conosciuto, Dino Pellegrino, che non partecipava ai lavori della redazione, e con un redazione (irresponsabile?), o meglio un collettivo redazionale, composto dalle seguenti persone elencate in rigoroso ordine alfabetico: Paolo Borrello (il sottoscritto), il mai sufficientemente compianto Benedetto Burli, Carlo Carpinelli, Pietro Cicognolo, Stefano Cimicchi (che sostituì Paola Sacchi - allora gli riuscì quello di cui non fu capace 25 anni dopo cioè di sostituire Mara Gilioni come consigliere regionale -) e Gianni Marchesini (ahimè!), il quale in quella avventura ci perse anche qualche soldino e forse questa è la vera causa che diversi anni dopo lo indusse a cambiare orientamento politico e a passare a Forza Italia. Il progetto grafico era di Alberto Satolli, al quale è dovuta sia l'idea del nome del mensile (l'oca infatti compare nello stemma del nostro Comune) sia lo slogan che lanciò il giornale "l'oca mangia e caca", volendo significare che il mensile si proponeva di raccogliere le notizie sugli avvenimenti politici che si verificano nell'Orvietano e di riversarle integralmente ai lettori che avrebbero deciso di acquistare il giornale.

Il primo numero andò a ruba (furono vendute oltre 1.000 copie che per un mensile pubblicato ad Orvieto era un risultato inaspettato e ineguagliato).
Il merito di queste vendite così numerose, a parte la novità rappresentata oggettivamente dalla pubblicazione dell' "l'oca" che aveva, tra l'altro, una veste grafica molto curata, fu anche dovuto alla già citata pagella che, in seguito a un sondaggio condotto fra gli orvietani, fu inserita in prima pagina con le relative foto del Sindaco e degli Assessori di allora.

Vademiro Giulietti (Sindaco) 7 ½, 7 +, 6-, 6-
Giuseppe Cirenei (Vice Sindaco) 7-, 7, 6 ½, 6+
Franco Raimondo Barbabella (Assessore all'Economia) 9, 7 ½, 8+, 8+
Adriano Casasole (Assessore alla Cultura) 8, 8 ½, 8, 8 ½
Michelangelo Ferrara (Assessore al Turismo?) 6, 5-, 5, 4 ½
Carlo Alberto Fini (Assessore ai Lavori Pubblici?) 6 ½, 7, 6-, 6
Alessandro Mescolini (Assessore alla Sanità?) 8 ½, 5+, 5-, 5+

La pagella provocò polemiche a non finire sollevate soprattutto da Giulietti, per il quale era stato deciso che non sarebbe stato ricandidato a Sindaco da parte del PCI, e accusò, in modo strumentale e non corrispondente alle verità, i redattori di essere al soldo di quanti nel PCI erano stati favorevoli alla sua sostituzione e soprattutto di Barbabella e Casasole, i due possibili candidati a Sindaco (poi prevalse per scelta interna del PCI il primo).

Spero che queste mie note siano risultate utili a qualcuno.
Aggiungo solamente che allora Maurizio Conticelli, peraltro mio coetaneo e come me nel 1980 giovane studente universitario ventitreenne, di politica non si occupava affatto ma passava il tempo tra libri, foreste, e campi di basket.


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