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"Sassi di Paglia": un'efficace metafora dei giovani attraversati dal disagio del nostro tempo

lunedì 23 febbraio 2009
di Elisa Scattoni
 "Sassi di Paglia": un'efficace metafora dei giovani attraversati dal disagio del nostro tempo

Sabato 21 Febbraio presso la Sala del Carmine di Orvieto è stato presentato il lavoro di Giuliano Baglioni "Sassi di Paglia". Quest' opera nasce dal bisogno dell'artista di comunicare in un momento particolarmente difficile della propria vita. La comunicazione avviene prima di tutto con se stesso in un luogo in cui l'artista riesce a sentire i propri pensieri e prestare ascolto al proprio essere. Senza dover fuggire verso una realtà esotica Giuliano crea questo dialogo interiore osservando la natura che lo circonda in un luogo che fa parte della nostra quotidianità: "a pesca sul fiume Paglia".

Da solo con i suoi pensieri Giuliano osserva i sassi levigati dall'acqua del fiume che come pezzettini di un puzzle trovano il loro posto sul letto del Paglia. I sassi sono per lui metafora dei giovani d'oggi, figli dell'incertezza e della precarietà che non riescono a trovare un senso al proprio essere ma che trasportati dal flusso degli eventi proprio come i sassi dall'acqua si spera trovino anch'essi una propria collocazione.

Le parole che l'artista trova dentro di sé sono parole d'amore ed anche parole che possono ferire e far male ma, contro ogni falsità ed ipocrisia, sempre e comunque parole autentiche. Il passo successivo è quello di condividere i propri pensieri e riflessioni con il mondo esterno rendendo gli altri partecipi del proprio dolore ed ascoltando il vissuto delle altre persone per creare una dimensione sociale e collettiva in cui la sofferenza non può essere cancellata ma sicuramente tollerata meglio. Forse perché siamo un po' tutti "sassi di paglia", da un lato forti e solidi ma anche fragili ed esposti alle intemperie della vita, abbiamo bisogno degli altri per capirci e comprenderci un po' meglio.