costume

La Condotta Slow Food di Orvieto fa festa alla Repubblica (del Vino)

mercoledì 30 maggio 2007

Si chiama “Festa della Repubblica (del Vino)” e sarà il giorno del ringraziamento repubblicano di gourmet, gastronauti, collezionisti di piacevolezze. A partire dalle 20:30 del 1° giugno presso quell’avamposto di straripanti desideri tattili e aromatici che è la Tenuta Vitalonga dei fratelli Pier Francesco e Gianluigi Maravalle in località Montiamo a Ficulle, avrà luogo una festa-degustazione delle “Virtù Repubblicane” resa possibile grazie alla cospirazione della Condotta Slow Food di Orvieto, della Cantina Custodi, dei sommeliers della delegazione Fisar e della Soc. Itinera.

Il tricolore sarà al centro delle celebrazioni enogastronomiche, a cominciare dalla sfilata dei piatti in degustazione immaginati all’insegna del glorioso vessillo. E se di verde sono coperti i declivi che dalla Tenuta Vitalonga incontrano il moto leggero dei colli della Sala, il bianco arriva a Ficulle da un altro avamposto delle piacevolezze: Canale di Orvieto. Bianco nella duplice versione proposta dalla Cantina Custodi: il pregevole Orvieto Classico Belloro 2006 (sorprendente l’equilibrio tra le componenti aromatiche, acide e minerali) e l’Orvieto Classico Superiore “Pertusa”, una fiabesca vendemmia tardiva praticamente in “prima assoluta”, dalla tattile trama flautata e dalle iridescenti note di albicocca, miele, pesca, note tropicali. Un vino “erotico” - in senso mozartiano – superbamente solare e voluttuoso chiamato a magnificare la superba tradizione orvietana dei vini dolci.

Il rosso è quello dei vini di Vitalonga l’Elcione 2005 e il Terra di Confine 2004. Un taglio bordolese di Cabernet e Merlot il primo, Montepulciano e un pizzico di Merlot il secondo. L’Elcione 2005 è un vino immediatamente piacevole e fresco. Dal rubino intenso del colore si liberano toni di ciliegia e vaniglia, piacevoli pieghe verdi e un finale delizioso che invita alla ripetizione del gesto. Sei mesi in barrique di rovere francese.
Il “Terra di Confine” è più propriamente un vino di “terroir” umbro e tosco, con il Cetona alle spalle e le valli umbre che si distendono sopra la Val di Paglia. La prevalenza di Montepulciano d’Abruzzo (80%) e i 12 mesi di barrique fanno del “Terra di Confine” un esemplare di poderosa e assieme gentile forza espressiva. Non si cerchi in questa bottiglia l’austera durezza dei vini idealmente finitimi. Quello che invece non smette di stupire, una volta liberato lo “Spirito”, è la successione delle note rotondamente balsamiche, vanigliate, mentolate su spunti di liquirizia, cacao e di profondo sciroppo d’amarena. In bocca conferma la sontuosa rotondità delle premesse e la possente architettura sensoriale che rivela l’ulteriore piacevole fittezza di finissimi tannini. Finale di grande autorevolezza e persistenza.

Questi, in sequenza, i piatti affiancati dai campioni di nettare.

Tatin di pomodori pachino con salsa al pesto
Pappardelle alla crudauiola
AZ. CUSTODI BELLORO Orvieto Classico Doc

Sformatini di riso con crema di peperoni
AZ. VITALONGA ELCIONE Rosso IGT

Arista di maiale con verdure gratinate
AZ. VITALONGA TERRA DI CONFINE Rosso IGT

Mousse di ricotta con fragole e menta A
Z. CUSTODI PERTUSA vendemmia tardiva

Per maggiori informazioni è possibile contattare la Condotta Slow Food di Orvieto al numero 347.9125494