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Opinioni a confronto

venerdì 25 maggio 2007
Gli affezionati alla tradizione Carlo Perali - Assocommercianti Si dice spesso che un popolo senza passato è anche un popolo senza futuro, figuriamoci allora che sarà di un popolo costretto a rinnegare se stesso e le sue antiche tradizioni, i valori a cui ha sempre creduto e il vissuto da cui tutti proveniamo e dal quale prendiamo insegnamento. Tutto questo però sembra dover finire perché a richiederlo è il "Presidente di Kicchi e Fuffi", un ignoto movimento animalista che da tempo ormai alza la voce e la protesta contro gli aguzzini della povera colomba, imponendoci opinioni e regole di vita più civili; suggerimenti questi che naturalmente suonano come rimproveri, moniti che equivalgono a segnali di obbedienza, slogan riconducibili a concetti di arretratezza. Tutto questo genera risentimento e istiga allo scontro!! Si tratta infatti di un pensiero assolutista intenzionato a modificare le nostre consuetudini, ma è anche un atteggiamento mascherato dal bonismo che rivela la vera identità del movimento. Se il diverbio poi dovrà spostarsi sui comportamenti che contraddistinguono una società civile, noi diciamo ai signori animalisti che accetteremo questo confronto solamente quando loro riusciranno ad impedire il rito del sacrificio islamico in Italia, che è una macellazione degli animali a cielo aperto. Una barbarie che ci è dato di vedere sempre più spesso sull'intero territorio nazionale dove montoni e capretti vengono sgozzati con la testa verso la mecca nell'inosservanza più completa delle leggi. Quindi Lei rivolga altrove la sua protesta, anzi la mandi al governo Prodi dove peraltro c'è un ministro animalista, augurando vivamente che vengano accolte le sue istanze, altrimenti, caro Presidente, insieme alla nostra palombella dovrà soccombere anche Lei con la sua associazione, perché se certe pratiche dovessero continuare, anzi diffondersi, allora sarebbe veramente senza senso, se non ridicolo presiedere un movimento animalista. Si dia da fare !!! La posizione animalista Fonte: www.animalisti.it In occasione della tradizionale Festa della Palombella di Orvieto che si terrà il 27 maggio 2007, avendo dato regolare preavviso alla Questura di Terni, l'associazione ANIMALISTI ITALIANI sarà presente in Piazza del Duomo per protestare contro l'utilizzo di animali vivi durante l'evento. Ricordiamo che una colomba viva, ogni anno, viene rinchiusa dentro un piccolo tubo di plexiglass, fissato ad una raggiera e lanciata lungo un cavo, dal Duomo al tabernacolo tra scoppi di petardi, fumogeni e fuochi d'artificio. Ricordiamo altresì che la colomba, un essere senziente che è in grado di soffrire e provare emozioni, dopo questo fortissimo stress, viene maneggiata, toccata e infine segregata per il resto dei suoi giorni in una gabbia. Gli Animalisti Italiani e altre associazioni si sono da sempre opposti allo sfruttamento degli animali per scopi di spettacolo e rappresentazioni, soprattutto se, come in questo caso, l'animale è costretto contro la sua natura, ad una esibizione che comporta grave stress psicofisico e ad un tipo di detenzione che può integrare la fattispecie di maltrattamento di animali, come previsto dall'articolo 544 quater del codice penale, ai sensi della legge 189/2004. La stessa legge prevede che le manifestazioni storiche e culturali, in cui sia previsto l'utilizzo di animali, devono essere autorizzate dalla regione competente. A tal proposito, gli Animalisti Italiani chiedono conferma della sussistenza di tale autorizzazione per lo svolgimento della Festa della Palombella. Premesso quanto sopra, come ogni anno, gli Animalisti Italiani hanno chiesto preventivamente e ufficialmente all'Opera del Duomo e al Vescovo di sostituire l'animale vero con uno finto senza ottenere alcuna risposta; hanno chiesto pertanto di manifestare in modo pacifico e non violento ma, contrariamente agli anni precedenti, saranno costretti a non esprimere liberamente il proprio pensiero, a causa di un provvedimento emesso dalla Questura di Terni, in cui si decreta che "potrà tenere la preavvisata pubblica manifestazione a condizione che essa abbia svolgimento in Piazza del Duomo ESCLUSIVAMENTE NELL'AREA PROSPICIENTE IL MUSEO E.GRECO che sarà adeguatamente segnalata e transennata": questa sistemazione prevede quindi la totale invisibilità dei manifestanti. Inoltre, cosa ben più grave, "è fatto DIVIETO ai partecipanti alla predetta manifestazione di UTILIZZARE MEGAFONI, FISCHIETTI E QUALSIASI ALTRO STRUMENTO O OGGETTO CHE POSSA ESSERE UTILIZZATO PER GENERARE RUMORE": quanto decretato impedisce ulteriormente la libera manifestazione del pensiero, costringendo i manifestanti al silenzio assoluto contrariamente a quanto dovrebbe essere consentito in un paese libero e democratico. Premesso quanto sopra, l'associazione Animalisti Italiani ci tiene a precisare che la manifestazione non è in netto contrasto (come scritto nel provvedimento) con la festa della palombella bensì con l'utilizzo dell'animale in carne e ossa; che la protesta avverrà conformemente a quanto disposto dalle autorità ma, allo stesso tempo, in modo incisivo e originale.

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