ambiente

Lettera aperta al vescovo Lino Fumagalli sui noccioleti

sabato 20 aprile 2019
Lettera aperta al vescovo Lino Fumagalli sui noccioleti

Eccellenza Reverendissima,
salutiamo con gratitudine la sua presa di posizione intervenendo al convegno “Ecologia globale: ambiente, agricoltura, globalizzazione". Gli scriventi rappresentano la Rete dei comitati di cittadini che vivono tra Bolsena e l'altopiano dell'Alfina e lavorano incessantemente, da numerosi anni, a favore della salvaguardia della qualità del territorio, delle acque del lago di Bolsena e delle sorgive di acqua potabile che sgorgano numerose su di esso, ivi compresa la fonte oligominerale del Tione.

Sentirla vicina, Eccellenza, ci conforta e ci sprona a lavorare con maggior lena per questo territorio ricco di meraviglie e di storia, dove si dipanano le vite di tutti noi e crescono le nostre future generazioni. La posizione della Chiesa, che Ella rappresenta, è di monito e di indirizzo per tutti i credenti e, non di meno, per chi non crede o segue altre fedi.

Raccogliere e fare proprie le istanze accorate delle giovani generazioni,  consapevoli di essere defraudate dell'ambiente sano del quale le vecchie hanno goduto, è la strada logica e naturale del Cristiano, così come indicare la strada fraterna della condivisione, come da Lei dichiarato: “E’ importante una cultura della collaborazione e della rete – ha spiegato Lino Fumagalli -. Finché non ci sarà questa cultura, ciascuno agirà per conto suo e spesso farà scempio dell’ambiente, non lo valorizzerà a fondo con grossi danni per il futuro”.

Pertanto condividiamo il suo giudizio- riportato dalla stampa- che „Tutti coloro che hanno piantato dei noccioleti intorno al lago di Bolsena e non solo…  hanno rovinato l’ambiente, hanno perso il denaro e quindi hanno buttato via i soldi tradendo le attese e le speranze di tanti lavoratori”.

E' il percorso nel quale crediamo e desideriamo condividere con lei, facendo nostra la enciclica “Laudato Sì“ del Santo Padre Francesco sulla cura della casa comune, il cui punto centrale è: la terra è ferita, serve una conversione ecologica. Siamo naturalmente a sua disposizione per un incontro, allo scopo di condividere il reciproco sapere, in questo percorso di civiltà ed amore, in cui l'obiettivo principale è sicuramente la rinnovata alleanza tra l'uomo e la natura, sin quì tristemente dimenticata.

Speriamo che questa nostra le giunga gradita e che rappresenti l'inizio di un percorso comune che ci veda ancora nella medesima direzione a difesa del creato e delle creature, umane e non.

Sinceramente,

Coordinamento Associazioni Orvietano, Tuscia e Lago di Bolsena:  Amelia Belli, Associazione Accademia Kronos-sezione di Orvieto, Orvieto; Filippo Belisario, Associazione WWF – sezione di Orvieto, Orvieto; Lucio Riccetti, Associazione Italia Nostra- sezione di Orvieto, Orvieto; Rita Favero, Comitato Interregionale Salvaguardia Alfina (CISA), Orvieto; Mauro Corba, Associazione Altra Città, Orvieto; Anna Puglisi, Associazione La Renara per l’Eco sviluppo del territorio, Castel Giorgio; Fausto Carotenuto, Comitato Difesa Salute e Territorio di Castel Giorgio, C. Giorgio; Annalisa Giulietti, Comitato di Castel Giorgio in massa contro la biomassa, C. Giorgio; Donato Borri, Comitato garanzie per la centrale a biomasse a Castel Viscardo, C. Viscardo; Marco Carbonara, Associazione sviluppo sostenibile e salvaguardia Alfina, Acquapendente; Piero Bruni, Associazione lago di Bolsena, Bolsena; Stefano Ronci, Comitato tutela e valorizzazione Valli Chiani e Migliari, Ficulle; Massimo Luciani, Associazione Il Ginepro, Allerona; Riccardo Testa, Associazione il Riccio, Città della Pieve; Vittorio Fagioli, Rete  Nazionale NOGESI.