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Commissione sulle Ecomafie in Umbria, tappa anche alla discarica

sabato 23 febbraio 2019
Commissione sulle Ecomafie in Umbria, tappa anche alla discarica

Occhi nuovamente puntati sulla discarica "Le Crete" di Orvieto, tra le mete dei sopralluoghi che porteranno in Umbria la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati. Martedì 26 e mercoledì 27 febbraio, la delegazione guidata dal presidente Stefano Vignaroli, visiterà il sito di interesse nazionale di Terni-Papigno, i termovalorizzatori di Terni e la discarica di Orvieto per poi spostarsi in un secondo momneto direzione Perugia e proseguire le audizioni di rappresentanti istituzionali, associazioni di cittadini e aziende.

Della missione faranno parte anche i deputati Chiara Braga (Pd), Caterina Licatini (M5s), Tullio Patassini (Lega), Renata Polverini (Fi) e i senatori Simone Bossi (Lega) e Luca Briziarelli (Lega). La Commissione si era già occupata di alcune criticità riguardanti l’Umbria nella scorsa legislatura. Un lavoro che adesso riprende e che poi si svilupperà con un’articolata attività d’inchiesta, di cui le missioni rappresentano solo le prime fasi. L’inchiesta si concluderà con una relazione che verrà discussa e approvata in Commissione per poi essere presentata pubblicamente.

"I cittadini di Terni – ha dichiato il presidente Vignaroli– portano oggi sulle spalle il peso del passato industriale della città. La superficie del sito di interesse nazionale è pari a 655 ettari, ma secondo gli ultimi dati del ministero dell’Ambiente solo una parte minoritaria del territorio è stata bonificata: parliamo di appena il 2% delle falde e il 28% dei suoli. Quest’ultimo dato comprende però anche le aree risultate non contaminate oltre i limiti di legge: se si sottraggono queste, la percentuale del territorio effettivamente bonificato scende drasticamente”.

Per quanto riguarda il quadro epidemiologico dell’area, Vignaroli ha specificato che il progetto Sentieri, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, “ha evidenziato un’associazione tra le esposizioni ambientali e alcuni eccessi di mortalità e di ricoveri, sia in età adulta che pediatrica. Tutti aspetti che rendono importante l’approfondimento da parte della Commissione”.