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Il Comitato Garanzie per la centrale a biomasse a Castel Viscardo fa il punto

venerdì 14 ottobre 2016
Il Comitato Garanzie per la centrale a biomasse a Castel Viscardo fa il punto

"Trascorse ormai quasi due settimana dall’appuntamento avuto con l’Amministrazione comunale, questo Comitato con tanta amarezza deve rendere partecipi i cittadini di Castel Viscardo, e non solo, dell’atteggiamento singolare se non addirittura ostile assunto nell’occasione dal sindaco Longaroni. L’incontro, programmato già dalla settimana precedente e confermato telefonicamente, aveva ad oggetto quali azioni l’Amministrazione comunale intendesse intraprendere in seguito all’esito della sentenza del TAR in merito alla realizzazione della centrale a biomassa sull’altopiano dell’Alfina. E’utile ricordare, infatti, che l’investitore in data 2 settembre scorso ha vinto il ricorso avverso la decisione del Comune di far decadere la PAS e che ad oggi la società Venco potrebbe dar corso ai lavori.

Si sono presentati in Comune tre rappresentati del Comitato, dei quali il vicepresidente ed un consigliere. Il presidente era impossibilitato per motivi familiari e gli altri membri per motivi lavorativi. Il sindaco ha subito asserito di non riconoscere tale delegazione, in quanto reputata non rappresentativa, e di non volere interloquire ogni volta con persone diverse. Si deve subito osservare che il vicepresidente ha sempre presenziato ai precedenti incontri e che in ogni caso, in assenza del presidente, lo rappresenta pienamente come previsto dall’art. 13 dello Statuto del comitato Garanzie.

ART. 13 -RAPPRESENTANZA
Il presidente del consiglio è presidente del Comitato. Spetta al presidente la rappresentanza del Comitato di fronte ai terzi ed in giudizio. Il presidente cura l'esecuzione dei deliberati consiliari. Il presidente presenta annualmente all'assemblea una relazione sullo stato del Comitato. In caso di impedimento del presidente, ne fa le veci il vice-presidente.

In buona sostanza l’incontro non si è tenuto, con grande nostro rammarico.
Tutto ciò dopo mesi in cui si pensava che comitato, cittadinanza ed amministrazione stessero percorrendo la stessa strada in merito al discorso centrali a biomasse sul territorio comunale.
Questo ci sembra un comportamento istituzionalmente scorretto nei confronti del direttivo del Comitato, ma è soprattutto una mancanza grave verso i quasi tremila cittadini - che ancora esistono - e che a suo tempo, nella primavera dello scorso anno, avevano espresso un netto “no” alla centrale a biomasse!
Un “no” che ancora oggi si vuole rimarcare, senza se e senza ma, quando il sindaco apre sui giornali a nuove soluzioni possibiliste che prevedano di bruciare soltanto legna, mentre ormai tutta la letteratura scientifico-medica concorda sul fatto che in tale combustibile sono presenti comunque numerose sostanze tossiche e cancerogene (benzene, formaldeide, idrocarburi policiclici aromatici, diossine, polveri fini e ultrafini).
Soltanto oggi riportiamo all’attenzione l’intera vicenda, avendo sperato per tutti i giorni scorsi in un’apertura dell’Amministrazione, che non si è concretizzata, facendo ancora una volta appello al rispetto e all’amore per la nostra terra ormai quotidianamente soggetta alla speculazione e allo sfruttamento sconsiderato".

Fonte: Comitato Garanzie per la centrale a biomasse a Castel Viscardo