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Alberi da frutto e ulivi di Montecchio mettono radici nella Scuola di Ciconia

martedì 28 giugno 2016
di Davide Pompei
Alberi da frutto e ulivi di Montecchio mettono radici nella Scuola di Ciconia

Tre piante dal tronco nodoso, ricco di storia e suggestione, provenienti da una terra dell'olio – extra vergine d'oliva a denominazione di origine protetta – come Montecchio. Dono del Comune, arrivato a tre giorni da Natale, e messo a dimora nel giardino della Scuola dell'Infanzia di Ciconia martedì 22 dicembre. Insieme a un altro giovane ulivo che il Consorzio di Bonifica Tevere-Nera ha donato alla scuola che, quest'anno, ha dato inizio con l'Ente al progetto triennale "Sorella Acqua".

E poi cinque alberi da frutto già in produzione – un ciliegio, un melo, un pero, un susino e un corbezzolo – donati dalla Comunità Montana Onat - Sezione di Guardea che tra l'inverno e la primavera hanno trovato posto accanto a due fichi e a una pianta di cachi, acquistati con il ricavato del mercatino del progetto "Orto in Condotta", sostenuto dalla Condotta Slow Food, e già realtà nelle scuole di Orvieto, Ciconia e Sferracavallo.

Non solo fiori - veri o in carta e plastica come quelli realizzati per la quarta edizione di "Orvieto in Fiore" - dunque, ma anche frutti ai piedi della Rupe dove, come anticipato, lunedì 27 giugno è stato inaugurato a tutti gli effetti "L'Orto delle Cicogne", esperienza urbana che aggrega la verde presenza di un uliveto e di un frutteto alla pratica virtuosa, e tanto in voga, degli orti didattici. Ad accogliere i più piccoli, tre favole lette da M. Cecilia Stopponi, dell'Associazione Lettori Portatili: "La gallinella rossa", "La carota gigante" e, a grande richiesta, "Una zuppa di sasso".

"Una giornata importante – ha sottolineato Mario Gaudino, dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo Orvieto-Montecchio – che segna e rafforza il gemellaggio tra le due scuole, impegnate con associazioni e realtà del territorio in molte iniziative volte a favorire la consapevolezza verso l'ambiente e l'attenzione al benessere. Tra questi, dal 2012, anche il progetto dell'Orto in Condotta, che in virtù della convenzione con il Centro Anziani di Ciconia si traduce anche in esperienza umana, scambio di valori e vede nell'orto uno scrigno di tesori".

Ha posto l'accento sulla "sinergia che si è sviluppata intorno alla messa a dimora di nuove essenze arboree", la vicesindaco Cristina Croce, sua la delega alla pubblica istruzione. "Senza alcuna retorica – ha detto – è un esempio virtuoso di collaborazione tra il mondo della scuola e le istituzioni". Sulla stessa linea, il sindaco di Montecchio Federico Gori.

"Dietro ad alberi così rappresentativi del nostro territorio come gli ulivi – ha spiegato – c'è anche la volontà di riscoprire quei valori fondamentali che con la frenesia moderna rischiano di perdersi. C'è l'idea dell'orto come qualcosa di cui prendersi cura, con rispetto, la perfezione delle stagioni, i tempi lenti della natura e la rassicurante presenza dei nonni che sanno dare consigli ai bambini, rendendoli consapevoli di tutto ciò. Sono loro il futuro".

"La continuità del progetto – ha aggiunto Carla Lodi, fiduciaria della Condotta Slow Food di Orvieto – prevede la raccolta delle olive in autunno per poi passare alla produzione dell'olio. Un momento di festa da vivere in semplicità, all’aperto insieme ai bambini e alle insegnanti della Scuola dell'Infanzia di Montecchio, che hanno lavorato in questo anno ad un progetto simile per il recupero e l’affido di un piccolo spazio pubblico, realizzando quindi in parallelo un'esperienza simile a quella di Ciconia".

Presenti alla mattinata, accanto a Simonetta Prosperini e alle altre insegnanti, anche alcuni nonni del Centro Anziani di Ciconia. Spunti teorici e logistici sull'attività svolta quotidianamente a servizio dell'ambiente, lontano da pesticidi chimici, sono arrivati dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato. Il taglio del nastro è stato seguito dal pranzo tutti insieme - a base non solo di pane e olio - e preceduto dallo scambio di doni simbolici tra la Scuola dell'Infanzia di Ciconia e quella di Montecchio.

Quest'ultima ha regalato una piantina fiorita, un'aromatica e una di limone, oltre alla pubblicazione che documenta l'esperienza dell'orto fatto durante l'anno scolastico. La prima ha contraccambiato, invece, con un annaffiatoio, una piantina di fragola, un melo spontaneo che darà frutto e il libro de "La goccia Chiara" fatto conoscere dal Consorzio di Bonifica. Più radici, più fronde. Da un piccolo seme, una grande foresta.