Accordi per la mobilità venatoria tra Umbria e Lazio, Federcaccia esprime preoccupazione
Il Consiglio Direttivo della Federcaccia Provinciale di Terni nella riunione di martedì 22 settembre ha espresso forte preoccupazione per "il grave ritardo con cui si procede alla ratifica degli accordi per l’interscambio dei cacciatori e la mobilità giornaliera per la migratoria, in particolare con la Regione Lazio, aggravata dal fatto che ad oggi non è chiaro chi debba mettere le risorse economiche per l’attivazione del servizio di teleprenotazione, tanto più che è un servizio a pagamento".
"Questo stato di cose - afferma il presidente provinciale Giulio Piccioni - determina una situazione di incertezza e disagio nei cacciatori umbri che si sono iscritti negli ATC del Lazio in quanto, pur essendo già iniziata la stagione ed avendo essi pagato la quota di iscrizione, ad oggi non è chiaro in che modo possano cacciare in detti ATC". Per questo, la Federcaccia richiama alla responsabilità chi di competenza, Regione o "quel che rimane della Provincia perché gli accordi vengano chiusi e non si perda altro tempo a danno dei cacciatori". La Federcaccia esorta inoltre chi di competenza per il prossimo anno ad anticipare i tempi per la conclusione degli accordi.