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Eolico sul Peglia. Galanello (Pd) sollecita la Regione: "Un no corale"

mercoledì 23 luglio 2014
Eolico sul Peglia. Galanello (Pd) sollecita la Regione: "Un no corale"

Non si allenta l'attenzione sul progetto del parco eolico sui crinali del Peglia. Sull'argomento torna a prendere posizione anche Fausto Galanello chiedendo che la giunta regionale intervenga a tutela del territorio. Quello che il consigliere regionale del Pd è la necessità di dire un "un no corale ad un progetto fuori scala e fortemente invasivo dal punto di vista ambientale e paesaggistico”, e ricorda di aver già “denunciato la questione lo scorso anno in una interrogazione all'Esecutivo.

L'opera, secondo Galanello è “una clamorosa contraddizione con gli indirizzi regionali in materia di tutela del paesaggio e del patrimonio naturale sanciti dalla legge regionale '29/'99' che hanno portato l'area del Peglia ad essere inserita nello STINA (Sistema territoriale integrato naturalistico e ambientale. E nell'Assemblea legislativa – ricorda - sono emerse diverse iniziative, anche legislative, atte a sciogliere forte contraddizione che va risolta”.

Nella sua nota, il consigliere regionale cita i recenti ordini del giorno approvati dai consigli comunali di San Venanzo e Parrano in cui si chiede alla Regione di “inserire l'area dello STINA tra quelle non idonee all'installazione di impianti eolici, per i quali è richiesta, ai sensi del regolamento regionale '7/2011' il processo autorizzativo.

Una richiesta – aggiunge Galanello - già avanzata nel 2013 da dieci sindaci dell'Orvietano con una lettera indirizzata al presidente della Regione Umbria Marini e all'assessore all'ambiente Rometti. E l'iniziativa delle due amministrazioni, l'ultima in ordine di tempo – spiega l'esponente del Pd -, ripropone con urgenza e preoccupazione, la vicenda su cui si è levata la forte contestazione delle amministrazioni locali, del Consiglio provinciale di Terni e dei tanti comitati sorti spontaneamente un po' dovunque.

Il consigliere ricorda, infine, che in sede di valutazione preliminare sulla procedibilità, anche la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell'Umbria aveva manifestato un parere “fortemente negativo”. "A questo punto - conclude - ritengo non più rinviabile un'iniziativa della Giunta Regionale affinché su questa vicenda complessiva possa definirsi un percorso trasparente che tenga conto delle volontà dei territori e degli indirizzi politici regionali in materia di tutela ambientale e paesaggistica”.