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Post-alluvione, l'associazione Val di Paglia Bene Comune e il Comitato 12 novembre 2012 scrivono a Rometti

martedì 30 aprile 2013
Post-alluvione, l'associazione Val di Paglia Bene Comune e il Comitato 12 novembre 2012 scrivono a Rometti

All'indomani dell'assemblea tenutasi lunedì, l'associazione Val di Paglia Bene Comune e il Comitato 12 Novembre 2012 hanno indirizzato una lettera all'assessore regionale all'ambiente Silvano Rometti. "Ribadiamo - si legge - che a quasi sei mesi dall'esondazione del Fiume Paglia sono stati eseguiti soltanto interventi di rimozione della vegetazione e degli inerti minerali trasportati dall'onda di piena. Tali interventi, condotti a compensazione, sono stati molto parziali ed hanno riguardato soltanto un'area molto ristretta di prossimità al Ponte dell'Adunata. Preoccupa che:

1) il piano di opere in emergenza finanziato con i primi 7 milioni non sia ancora stato approvato e che si dovrà prorogare lo stato di emergenza;

2) lo studio sulla dinamica fluviale del Paglia realizzato dall'università di Perugia non è ancora stato acquisito dalla Provincia di Terni. Tra l'altro, rischia di nascere vecchio riferendosi a dati precedenti gli eventi del novembre scorso;

3) non abbiamo saputo nulla sugli approfondimenti di conoscenze legati agli effetti indotti dalle opere in corso di realizzazione;

4) la progettazione di massima degli interventi di "messa in sicurezza" del fiume procede nella segretezza degli uffici e, temiamo, nella perpetuazione di logiche troppo dispendiose e poco efficaci;

5) di qui a poco sulle sponde del fiume si presenterà una "emergenza rifiuti" invece che le condizioni per la realizzazione di un Parco Urbano Fluviale auspicabile e possibile;

6) i criteri di risarcimento delle imprese danneggiate dall'alluvione avvengano su criteri incongrui originando esiti inefficaci e paradossali.

Per tutto questo Le chiediamo di convocare con "somma urgenza" ad Orvieto una riunione del Tavolo di coordinamento istituzionale di cui la Regione Umbria è capofila. Tale riunione, cui chiediamo di partecipare attivamente in quanto associazioni di cittadini delle comunità locali, consentirà di fare il punto sullo stato dei programmi di disciplinatura delle acque e di riduzione del rischio idraulico con i relativi assetti organizzativi da parte degli enti competenti.  Ma consentirà soprattutto di condividere un'idea progettuale sulla forma e funzione che si vuol dare al Fiume Paglia e di tentare la ricalibratura delle modalità di risarcimento danni post alluvione".