Impianto eolico sul Monte Peglia. Il Pd condivide le preoccupazioni dei sindaci dell'alto Orvietano
"Nel nostro Paese abbiamo sicuramente problemi sull'eolico perché, bisogna ancora paragonare il valore economico e ambientale della generazione di elettricità con l'eolico con quello della protezione del paesaggio, prezioso per la nostra economia. Qui dobbiamo essere molto cauti e considerare anche in questo caso la possibilità di evoluzioni tecnologiche di energia eolica con minor impatto sul paesaggio". Tornano attuali le parole che l'ormai ex ministro dell'ambiente Corrado Clini ebbe a pronunciare nel novembre 2011 sul tema dell'eolico. A rispolverarle ci pensano i candidati Pd di Camera e Senato, riscoprendo quell'invito alla cautela in attesa di evoluzioni tecnologiche come suggerimento che "le istituzioni chiamate da qui a breva a pronunciarsi per evitare il peggio sul crinale del Monte Peglia, potrebbero tranquillamente far loro".
"I sindaci dell'alto Orvietano - affermano in una nota congiunta i candidati al Senato Sandro Corradi, Miguel Gotor e Nicoletta Valli e quelli alla Camera Giampiero Giulietti, Carlo Emanuele Trappolino e Walter Verini - ci hanno segnalato, con una lettera, l'incongruità tra il progetto e i valori paesaggistici della zona, l'impatto visivo e acustico delle pale, la notevole viabilità di servizio, la palese incompatibilità tra questi impianti e le strutture ricettive rurali (agriturismi, country house, ecc.) che hanno scommesso su caratteri ambientali ritenuti inviolabili, investendo risorse e creando economie. Condividiamo le loro preoccupazioni: c'è una misura nelle cose che non ammette alcuna deroga. Specie laddove i caratteri dell'Umbria, fatta di borghi diffusi,villaggi rurali, pascoli e boschi sono più marcati. Specie laddove sono stati istituiti, allo scopo di tutelare queste elementi di valore, Parchi Regionali (STINA) e Aree Protette (Elmo-Melonta)".