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Salva la Badia di Ficulle. Il TAR conferma il vincolo imposto dal Ministero dei Beni Culturali nel 2009

domenica 23 gennaio 2011
Salva la Badia di Ficulle. Il TAR conferma il vincolo imposto dal Ministero dei Beni Culturali nel 2009

Il Tribunale Amministrativo Regionale, con la sentenza n.16/2011 depositata il 20 gennaio 2011, respinge il ricorso della Società Agricola Badia s.r.l. contro il vincolo di tutela indiretta a salvaguardia della integrità della Chiesa di San Nicola al Monte Orvietano e del complesso della Badia San Nicola al Monte ubicati nel comune di Ficulle.

Il vincolo di tutela indiretta era stato apposto in data 30 gennaio 2009 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Umbria a seguito della richiesta in tal senso avanzata dal Comitato per la tutela e la valorizzazione delle valli del Chiani e Migliari (Co.Chia.Mi). La determina del Ministero era stata impugnata dalla Società Agricola Badia s.r.l. presso il Tribunale Amministrativo Regionale con l'appoggio "ad adiuvandum" del Comune di Ficulle. Contro tale ricorso si erano costituti il Ministero per i Beni e le Attività Culturali- Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Umbria con l'appoggio "ad opponendum" del Co.Chia.Mi.

La sentenza del T.A.R. Umbria ribadisce la piena correttezza delle posizioni di quanti avevano sostenuto che il progetto di edificazione di nuove costruzioni per complessivi 7.000 m3, previsto nel piano regolatore del Comune di Ficulle, avrebbe rappresentato un grave danno ambientale per una zona di elevato pregio storico, paesaggistico e culturale. Non a caso il T.A.R. sposa pienamente le motivazioni del vincolo apposto dal Ministero che aveva sostenuto la inammissibilità, sull'area in oggetto, di interventi - tra cui ovviamente nuove edificazioni - che potessero danneggiare la prospettiva o la luce dei beni culturali immobili in essa presenti nonché alterarne le condizioni di ambiente e decoro.

Il Comitato per la tutela e valorizzazione delle Valli del Chiani e Migliari non può che plaudire a questo pronunciamento "anche se rileviamo con rammarico - afferma in una nota stampa - che per l'ennesima volta il Comune di Ficulle, nonostante lo scempio ambientale già perpetrato sulle colline ficullesi in località Conventaccio, continua ad individuare nella cementificazione del territorio una modalità di sviluppo economico senza alcuna lungimiranza circa il mantenimento del patrimonio ambientale esistente. Quest'ultimo è purtroppo ancora minacciato da attività già esistenti o in fase progettuale - conclude il Co.Chia.Mi. - su cui sarà necessario esercitare la massima vigilanza da parte dei cittadini attivi e per le quali verranno adottate idonee forme di denuncia e di lotta che non esiteremo a portare a conoscenza degli organi di stampa".