ambiente

Slitta ancora la discussione sul Parco dei Calanchi. Secondo il PD il Sindaco Concina sulla politica ambientale non ha le idee chiare

martedì 14 dicembre 2010

Si sarebbe dovuta discutere, nel Consiglio comunale tenuto ieri a Orvieto, la mozione presentata trasversalmente, con primo firmatario il consigliere Leoni, sul "Parco dei Calanchi", ma il punto è stato rimandato a causa dell'assenza motivata del Sindaco Concina, impegnato fuori città per affari istituzionali. Secondo il Partito Democratico di Orvieto, l'seenza del Sindaco nel momento in cui si sarebbe dovuto discutere della politica ambientale del Comune di Orvieto "non è affatto casuale".

"Il sindaco del Rinnovamento e del Metodo - afferma in una nota il PD - non sembra avere le idee chiare. E finché questa incertezza riguarda gli atti conseguenti a quel monumento al nulla che è il Patto con Roma gli effetti si limitano a corrodere la già compromessa credibilità della maggioranza. Ma il fare ondivago e la mancanza di condivisione sulla questione dei rifiuti è davvero preoccupante, perché se Concina dovesse ripetere, anche su questo tema, le memorabili esibizioni registrate sui parcheggi, mattatoio e piano sociale, allora saremmo prossimi ad una vera e propria catastrofe. Non vorremmo che anche in questa occasione le cortine fumogene del sindaco occultassero l'ennesimo colpo a vuoto".

"La via maestra per affrontare la questione dei rifiuti è la raccolta differenziata spinta fino all'80% e oltre, accompagnata da una seria operazione industriale finalizzata al recupero e al riuso dei materiali. Non si tratta di un obiettivo irrealizzabile. In Italia, molte esperienze dimostrano che ciò non solo è possibile, ma che è realizzabile in tempi brevi. Se Concina è d'accordo su ciò, lo dica e sia perciò conseguente per quel che riguarda la posizione del Comune di Orvieto in riferimento alla discarica delle Crete. Poiché una fase di transizione va comunque gestita e in attesa di giungere all'opzione "rifiuti-zero", esiga una puntuale ricognizione sulla capacità residua del secondo calanco e la previsione volumetrica nell'ipotesi dell'ampliamento dello stesso. Ciò consentirebbe di affrontare un progetto di raccolta differenziata con dati certi anche al fine di incentivare gli investimenti sulla valorizzazione della frazione umida (recupero energetico e compost di qualità). Per far questo - conclude il PD - serve responsabilità e autorevolezza e un raccordo stringente con le istituzioni provinciali e regionali. Noi siamo pronti a fare la nostra parte".