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Italia Nostra denuncia l'improprio restauro di palazzo Simoncelli: "Il caso del museo di Marco Marino può essere utile per ripensare la politica culturale e museale di Orvieto

giovedì 29 aprile 2010
Italia Nostra denuncia l'improprio restauro di palazzo Simoncelli: "Il caso del museo di Marco Marino può essere utile per ripensare la politica culturale e museale di Orvieto

La sezione di Orvieto di Italia Nostra interviene, tramite il presidente Lucio Riccetti, sulla situazione del costituendo Museo della tradizione dell'arte ceramica di palazzo Simoncelli, legandola a una riflessione più generale sulla politica culturale e museale effettuata dalle passate amministrazioni comunali almeno a partire dal 1980. A stimolare le riflessioni del Presidente Riccetti è anche il caso del Museo della ceramica di Marco Marino, riportato all'attenzione della pubblica opinione proprio in questi giorni.
Riccetti informa che in data 8 aprile 2010, Italia Nostra si è rivolta al Sindaco del Comune di Orvieto per avere informazioni in merito ai lavori di restauro e di riqualificazione del Palazzo Simoncelli in Piazza del Popolo. In particolare sulla realizzazione del corpo di fabbrica scale-ascensore posto sul lato ovest del palazzo, verso Piazzale Generale Cimicchi (vedi foto che segue), e sul monumentale portale in metallo sulla Piazza del Popolo definito, nella particolareggiata lettera al Sindaco che alleghiamo in correlata, "un'orribile quanto inutile struttura metallica, in un'area già compromessa dello stesso Palazzo Simoncelli, che aggetta sulla Piazza del Popolo con un'incomprensibile e impropria scrittura bustrofedica".


Nell'animo dei progettisti, questo nuovo elemento architettonico si rende necessario per stabilire una sorta di dialogo a distanza tra i due ingressi del palazzo, ma Italia Nostra sottolinea che "la costruzione, posta a coronamento e caratterizzazione del nuovo ingresso al Palazzo Simoncelli, oltre a disturbare la lettura della facciata storica del palazzo, è concettualmente datata e trova un degno pendant nelle porte ferrigne del Palazzo del Popolo e nella vetrata che ha bloccato e cancellato una strada preesistente al Palazzo stesso, oggi ridotta a ricettacolo d'immondizia, e che "salvo errore, della scritta non c'è traccia nella Relazione di progetto".

Nella lettera al Sindaco, indirizzata per conoscenza alla Soprintendenza BAP dell'Umbria, alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Umbria e alla Procura della Repubblica, Italia Nostra chiede di conoscere se nell'intervento di restauro di Palazzo Simoncelli è stato seguito e applicato il dettato del Regolamento Edilizio Comunale. Chiede inoltre "la rimozione delle superfetazioni e strutture metalliche, che danneggiano la visibilità e la lettura storica dell'edificio".

"Oggi - conclude il presidente Riccetti nel comunicato diramato in data odierna - il caso del museo della ceramica di Marco Marino permette una riflessione più generale sulla politica culturale e museale posta in essere dalle passate amministrazioni comunali, dal 1980 almeno. In particolare su alcune scelte discutibili; tra queste, 'piazzare' un museo in un palazzo condominiale (Palazzo Simoncelli è condominiale!), che necessita di opere aggiuntive per renderlo 'pubblico': corpo di fabbrica scale-ascensore e nuovo ingresso, perché quello storico è condominale; quindi, di ingenti spese, con incarichi affidati senza concorso pubblico che hanno sortito progetti non all'altezza e poco rispettosi degli elementi storici anche a scala urbana. Stessa cosa per musei che non hanno visitatori e che si continua a sostenere con denari pubblici, mentre ci si dimentica di realtà private dinamiche, quali il Pozzo della Cava e lo stesso museo di Marco Marino. Nella passata consigliatura il centro-destra aveva sottolineato alcune scelte di cosiddetta politica culturale e museale, ma quelle prese di posizione ora sembrano dimenticate. Il 'caso' del museo di Marco Marino può essere senz'altro utile per ripensare la politica culturale e museale di Orvieto".

La lettera di Italia Nostra