Emergenza acqua potabile. Le associazione ambientaliste si uniscono e alzano la voce: "un nostro rappresentante al tavolo tecnico in Provincia"
In merito all'emergenza acqua potabile che ha caratterizzato il mese di gennaio nell'orvietano, le associazioni ambientaliste presenti sul territorio si sono unite e hanno elaborato una nota, già inviata al sindaco Concina, da inoltrare suo tramite al Prefetto di Terni, in ordine alla partecipazione delle associazioni stesse, attraverso un proprio rappresentante, al "tavolo tecnico" attivato presso la Provincia di Terni in merito alla vicenda.
Di seguito il testo della nota:
Le sottoscritte associazioni, da anni impegnate nella tutela e valorizzazione del circondario Orvietano e segnatamente dell'Altopiano umbro-laziale dell'Alfina
PREMESSO:
-che una importante emergenza idrica ha interessato i comuni di Orvieto e Porano nel periodo dal 9 al 29 gennaio 2010 relativamente alla non potabilità dell'acqua dei pubblici acquedotti per livelli di alluminio e ferro in concentrazioni superiori alla norma;
-che una similare emergenza ha interessato nel periodo dall'8 al 27 gennaio anche il comune di Proceno (Viterbo), anch'esso geologicamente posto sull'altopiano dell'Alfina;
-che i citati pubblici acquedotti si alimentano tutti dall'altopiano dell'Alfina e che in nessun altro comune dell'area vasta si sono verificati fenomeni analoghi, anzi neppure a livello nazionale come è stato accertato in data 15 gennaio presso il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile;
-che, terminata la fase dell'emergenza, sia necessario ricercare le cause-onde anche prendere provvedimenti affinché ne sia scongiurato il ripetersi- che per così lungo tempo hanno sottratto ad un così vasto territorio (circa 17.000 persone) l'uso di un bene fondamentale per la vita come l'acqua potabile, di cui peraltro non risulterebbero precedenti documentati;
-che si ha avuta notizia della costituzione in fieri di un tavolo tecnico tra gli enti pubblici a ciò deputati presso la Provincia di Terni, coordinato dal Prefetto di Terni e l'assessore provinciale all'ambiente;
RITENUTO:
-che l'altopiano dell'Alfina, sede dei principali pozzi di approvvigionamento dei pubblici acquedotti di cui trattasi, è segnato da particolare fragilità dal punto di vista idrogeologico, come documentato da concordanti studi scientifici commissionati negli ultimi venticinque anni da vari enti pubblici quali la Regione Umbria, l'ATO2, il Comune di Orvieto, anche ai fini delle estese preoccupazioni relative al perdurare di attività come la estrazione di basalto dal sottosuolo a mezzo cave a cielo aperto ed altre attività antropiche;
-che alcuni di tali studi (segnatamente l'indagine idrogeologica dei prof. Capelli e Mazza della Università di Roma Tre) hanno evidenziato, a causa della modificazione permanente dello stato dei luoghi dovuti alla attività estrattiva, rischio di infiltrazioni inquinanti a danno delle sorgenti di Sugano come sentenziato dal TAR Umbria - Sezione I, nella sua recente sentenza n. 827 del 29.12.2009;
-che una precedente indagine degli stessi prof. Capelli e Mazza avevano già evidenziato la incongruenza tra l'area estrattiva de Le Greppe in comune di Acquapendente ed i centri di prelievo della risorsa idropotabile di Castel Giorgio e di Castel Viscardo, pozzi e sorgenti evidenziati nei due citati studi che risultano ancora oggi, ad emergenza acqua rientrata ad Orvieto e Porano, con livelli di inquinanti molto superiori alla norma e della stessa ordine di grandezza dell'inizio dell'emergenza, prefigurando un possibile scenario di inutilizzazione perenne di tali fonti fondamentali per il sistema acquedottistico orvietano;
RICHIEDONO:
- che nel suddetto tavolo tecnico venga inserito un rappresentante delle associazioni ambientaliste dell'orvietano da anni impegnate nella tutela e valorizzazione del circondario Orvietano e segnatamente dell'Altopiano umbro-laziale dell'Alfina, affinché anche il mondo associativo possa portare un importante contributo per la ricerca delle cause e delle soluzioni per ripristinare quanto prima la elevata qualità dell'acqua dell'Alfina, storicamente determinata .
Firmato:
Associazione Acqua, Mirko Pacioni
Associazione Altra Città, Mauro Corba
Associazione Amici della Terra, Monica Tommasi
Associazione APE (per la tutela ambientale e lo sviluppo economico), Roberto Minervini
Associazione ASSAL ( per lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia dell'Alfina), Marco Carbonara
Associazione CISA (Comitato Interregionale Salvaguardia Alfina), Vittorio Fagioli
Associazione Cittadinanzattiva, Giovanni Pietro Mencarelli
Associazione COCHIAMI (per la salvaguardia delle valli del Chiani e Migliari), Stefano Ronci
Associazione Il Ginepro, Massimo Luciani
Associazione Italia Nostra, Lucio Riccetti
Associazione WWF Italia, Filippo Belisario